Aggressione razzista a Palermo: ragazzo di 12 anni trasportato in ospedale

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Aggressione razzista a Palermo nei confronti di un giovane nato nel capoluogo ma di origini straniere, costretto anche a subire insulti, spintoni e inseguimenti, conditi da commenti sulla sua nazionalità. Il giovane, un 12 enne, alunno di prima media dell’istituto comprensivo Silvio Boccone ora si rifiuta di andare a scuola dopo l’ultima grave aggressione subita da un gruppo di ragazzi più grandi di lui. La storia è raccontata da La Repubblica.

Insulti e offese sfociate nell’aggressione
Una serie d’insulti, spintoni e offese che sono poi sfociate in una vera e propria aggressione fisica. Nei primi giorni di marzo un ragazzo di terza media l’ha aggredito fuori dalla scuola, fratturandogli le ossa del naso. È la madre che racconta quanto avvenuto al figlio. “Questo è razzismo – dice sulle pagine del quotidiano -. Non era certo la prima volta che mio figlio veniva insultato o preso in giro perché non è palermitano. Mio figlio è nato a Palermo, ma evidentemente per qualcuno è diverso dagli altri, uno spunto per perseguitarlo”.

Il giovane finito in ospedale
Il giovane palermitano per una testata sul naso è finito in ospedale, ha dovuto subire anche un intervento. La madre, testimone dell’aggressione, ora vuole denunciare i responsabili e si è rivolta a un avvocato. Ma la giovane vittima adesso non vuole più uscire da casa dopo essere stato operato all’ospedale Civico e aver seguito le lezioni in dad.

Interviene la scuola
Anche la scuola però sta intervenendo garantendo un sostegno psicologico al dodicenne aggredito e prendendo dei provvedimenti nel corso di un Consiglio d’istituto straordinario. “Di certo – fa sapere l’istituto palermitano – saranno presi dei provvedimenti sempre in chiave educativa, proprio per superare questo conflitto. Non si tratta di episodi accaduti a scuola, i ragazzi sono in classi e piani diversi e non hanno occasione d’incontrarsi, in ogni caso non possiamo certo ignorare quanto accaduto e bisogna capire a fondo le ragioni”.

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