Nella due giorni dedicata all’edizione 2025 del Rito della Luce, in concomitanza con il solstizio d’estate, oltre 15.000 persone hanno raggiunto la Piramide 38º Parallelo, imponente opera di Mauro Staccioli, che svetta su un colle della Valle dei Nebrodi regalando un panorama mozzafiato. Un evento che, nelle parole del mecenate Antonio Presti, ha “restituito visione di futuro a un intero territorio”, attraverso un’esperienza che ha saputo declinare l’incanto dell’Invisibile in tutte le forme dell’arte.
Nel suggestivo tramonto di domenica, la luce filtrata dalla Piramide si è fusa con le performance artistiche: le ballerine hanno improvvisato una Danza di diamante, seguendo la musica curata dalla direttrice artistica Lucina Lazzara, mentre la voce cristallina del soprano Elisa Moschella, avvolta in un abito da sposa-angelo, ha echeggiato dall’interno della scultura monumentale, accompagnata dal violino di Mario Pagliardi, diffondendosi nell’intera Valle in un’atmosfera intrisa di mistero e poesia.
Un momento di forte impatto emotivo è stato l’accesso alla Piramide attraverso un passaggio oscuro che ha condotto i visitatori a un ristoro dell’anima nello slargo interno, reso ancor più coinvolgente dalle esibizioni artistiche, curate con grande attenzione. All’esterno, invece, tra le ombre proiettate dalla Piramide illuminata dal sole, si sono alternate letture poetiche, racconti, pensieri estemporanei.
Yoga e meditazione, eseguiti per salutare simbolicamente l’arrivo dell’estate, hanno accompagnato un pomeriggio denso di significato. Studenti delle scuole, artisti contro la guerra, oltre cento performer hanno dato vita a una maratona artistica e civile, con la bandiera della pace sventolante accanto a uno striscione raffigurante l’orrore di Gaza. Un messaggio potente, che ha attraversato l’intero evento.
La mattinata di domenica ha visto anche la partecipazione istituzionale con i sindaci di Santo Stefano di Camastra, Reitano, Pettineo, Mistretta, presenti per testimoniare la condivisione di un progetto culturale che mira alla crescita e alla valorizzazione del territorio. Il sindaco di Motta d’Affermo, Sebastiano Adamo, ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, elogiando la consueta impeccabile organizzazione a cura del mecenate Presti.
“È stata una restituzione di luce, di energia e di futuro – afferma Antonio Presti – a tutto il territorio della Valle dei Nebrodi. In questi giorni migliaia di persone hanno attraversato colline, fiumare e mare, restituendo con la loro presenza il valore civile dell’arte.”
Un evento che si inserisce all’interno della Triennale della Contemporaneità, progetto culturale che, con il sostegno della Regione Siciliana e del suo presidente Renato Schifani, punta a crescere e a sostenere una nuova generazione di artisti e poeti. “Speriamo – conclude Presti – di lavorare insieme al presidente a una legge che tuteli questo patrimonio, materiale e immateriale, che dalla Fiumara d’Arte arriva fino a Librino e all’Etna.”
Il Rito della Luce 2025 ha così confermato la sua capacità di riunire arte, natura e spiritualità, trasformando la Piramide 38º Parallelo in un faro simbolico di rinascita e visione collettiva.
di Rosario Raffaele