Il deputato regionale Riccardo Gennuso: «Una risposta concreta all’emergenza, ma servono strategie di lungo periodo»
La minaccia della formica di fuoco (Solenopsis invicta) approdata in Sicilia a causa dei cambiamenti climatici è ora al centro di un’azione di contrasto su scala regionale. Dopo mesi di allerta e segnalazioni, è iniziata la distribuzione del biocida autorizzato per contenere la diffusione di questa specie invasiva, notoriamente aggressiva, dannosa per l’agricoltura e pericolosa anche per l’uomo.
A darne notizia è Riccardo Gennuso, parlamentare regionale di Forza Italia, che ha accolto con favore l’intervento coordinato dal Commissario Ferlito, evidenziando come l’operazione risponda all’urgenza da lui stesso segnalata con un’interrogazione presentata già a novembre 2024.
«Accolgo positivamente l’avvio della distribuzione del biocida e il coordinamento del Commissario Ferlito per contrastare il fenomeno della cosiddetta “formica di fuoco” – ha dichiarato Gennuso –. Questo intervento conferma l’attenzione del Governo e del Presidente della Regione e risponde all’urgenza segnalata nella mia interrogazione».
L’insetto, originario del Sud America e già da tempo presente in altre aree del mondo, è noto per la sua pericolosità: le sue punture sono dolorose e possono causare reazioni allergiche, ma l’impatto più grave è su biodiversità e coltivazioni, con ripercussioni potenzialmente devastanti per l’economia agricola siciliana.
«Oltre alle azioni immediate di contenimento – prosegue Gennuso – è essenziale sviluppare una strategia di medio-lungo termine: la battaglia contro questa specie aliena richiede e richiederà purtroppo un impegno prolungato, che includa monitoraggio continuo, sostegno strutturale agli agricoltori e cooperazione istituzionale stabile».
Un impegno che, secondo il deputato, dovrà proseguire anche dopo questa prima fase emergenziale.
«Sono certo – conclude – che con il Presidente Schifani ed in coordinamento con il governo nazionale collaboreremo affinché l’attuale operatività si trasformi in un piano sostenibile, capace di proteggere definitivamente territorio ed economia della nostra isola».
La Sicilia si trova così in prima linea contro una nuova minaccia ecologica che rischia di radicarsi nel territorio con effetti duraturi. La tempestività e l’efficacia degli interventi nei prossimi mesi saranno determinanti per il futuro ambientale ed economico dell’isola.