Profezia di Leonardo da Vinci, Bill Gates e Putin: così l’opera pittorica del “Salvator Mundi” indica una strada fino al 2025

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Nel 1994 Bill Gates ha acquistato il manoscritto di  Leonardo da  Vinci;  il codice Leicester, composto da  trentasei  pagine dove l’autore descrive l’evoluzione del pianeta.
 
Così  il genio si concentra su l’acqua, argomento importante per noi umani, ma fa capire anche che nel 2025 ci saranno scarse risorse idriche,  come è dimostrato già dalla scienza di oggi.
 
In sintesi: il Salvator mundi è un dipinto a olio su tavola attribuito a Leonardo da Vinci, databile tra il 1505 e il 1515 circa. 

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Il genio fiorentino parla dei fiumi, associandoli  alle  arterie del  corpo umano. Oggi  non è un caso che la sparizione dell’opera pittorica del  “Salvator mundi” di Leonardo: acquistato da un principe arabo alla modica cifra di 450 milioni di dollari e poi sparito, forse si trova  nelle mani di Bill Gates o di Putin,  a mio parere, asserisce Guido Carlucci si trova  nelle mani di Putin, ceduto dall’americano Gates.
 
Infine, questa opera nasconde il mistero dell’Apocalisse, con la  data  del 2025, dove infine dalle scoperte di Guido Carlucci vengono  estrapolati questi numeri: 666.
 
Nei fatti  non è un caso che Bill Gates è il più grande azionista dei vaccini “Big Pharma”.
 
Gli studi di Guido Carlucci continuano senza mai scordate che Leonardo da Vinci  ha affrontato la peste nera di Milano ed ha progettato la “Città Aperta”,  studiando  il percorso pandemico nei secoli fino al 2025. Pertanto nel  2025, secondo la profezia, arriverebbe il tempo della fine, con l’inizio di una nuova era per tutta  l’umanità che sarà decimata dalle varianti del Covid-19.
 
 


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