L’Italia e i suoi prodotti alimentari tanto amati, ma boicottata dal Nutri-Score

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L’Italia già messa in ginocchio dal covid19, ridotto la popolazione, bloccato scuole, uffici, fabbriche, bar, musei e la moda. L’Italia, paese ricco d’arte, cultura, musica, portatrice di bellezza nel mondo e quindi di tutto il “Made in Italy” soprattutto della buona tavola, con i suoi prodotti, come ad esempio il grana padano, il prosciutto di Parma. Scendendo nelle regioni del sud, in particolare in Sicilia nelle zone madonite, dei Nebrodi, con l’allevamento allo stato brado del maialino nero di taglia piccola e mantello scuro molto simile al cinghiale, l’alta qualità della carne e tutti i derivati come il prosciutto, la coppa e la salsiccia, l’olio pregiato dal vino delle vigne artigianali degli allevamenti di carne della zona di Montemaggiore Belsito e tutti i prodotti agricoli rigorosamente “IGP” di cui spiega la provenienza geografica.

La Francia però ha messo il famoso semaforo Nutri-Score che,  in base a una scala di colori – verde rosso e giallo -qualifica un alimento che spesso grava sui prodotti italiani declassandoli ingiustamente, sabotando la nostra nostra economia. In un intervento il ministro della salute Speranza esprime amarezza facendo notare che i consumatori vengono disorientati nella giusta alimentazione e che l’ Italia ha i mezzi per informare bene i consumatori perchè una giusta dieta deve essere basata sulla percentuale di zuccheri, sale e grassi di ogni singolo prodotto e non bisogna permettere agli altri paesi di toglierci il potenziale alimentare prezioso di cui l’Italia è l’eccellenza.

di Giuseppe Mesi
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