Giulia Cecchettin gettata in un canalone, Roberta Siragusa in un dirupo: la mattanza continua

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L’omicidio della giovane Giulia Cecchetin, 22 anni, gettata poi in un canalone (clicca qui), qualche giorno prima della tanto attesa laurea, ha sconvolto tutti. Sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio ma anche di rabbia per una giovane vita spezzata, così come quella delle altre 104 donne vittime di femminicidio solo nel 2023.

Il coro è unanime: stop alla violenza sulle donne.

Una ferita aperta per Iana Brancato, la mamma di Roberta Siragusa, la giovane di 17 anni uccisa dal fidanzato in una fredda notte di gennaio del 2021 e gettata in un dirupo in contrada Monterotondo a Caccamo, che sul suo diario Facebook scrive:

“Il corpo di Giulia è stato recuperato in un canalone che si trova tra la zona del lago di Barcis e Piancavallo. Giulia Cecchettin aveva gli stessi abiti che indossava al momento della scomparsa. Vittima del senso di possesso e della gelosia del suo ex fidanzato Filippo Turetta, Giulia aveva solo 22 anni. Ciao ragazza innocente. Anche tu insieme a Roberta”.
 

La riflessione della termitana Rita Lembo: “Perdonaci Giulia! Abbiamo fallito di nuovo”

Cara Giulia,
perdonaci! Ci piange il cuore per come siamo stati superficiali, per non aver saputo vedere, intercettare, percepire e capire la complessità della sfida che stavi affrontando da sola.
Tu, con le tue forze di giovane donna tenera e dal cuore immenso, e noi adulti ciechi e distratti anche questa volta dalle giovani e preziose vite che ci scappano davanti agli occhi e dalle braccia.
Non siamo riusciti a trasmetterti l’inviolabilità della tua zona di potere, che ti avrebbe salvata. Perdonaci!
Oggi piangiamo per la tua vita già, troppo presto, finita, su questo pianeta.
Oggi abbiamo fallito di nuovo.
Proprio noi abbiamo fallito ! Noi che oggi portiamo sul cuore una lacrima dolorosissima pensando a te, eppure poi non riusciamo a salvare le tante donne e vite preziose come te.
Perdonaci.
Ci lasci una lezione immensamente importante, che dobbiamo imparare e trasmettere in modo efficace, in tutte le nostre famiglie, professioni e contesti della società: amare noi stesse è la priorità assoluta.
La fiducia che ne consegue non è facile ingenuità, ma è credere nella nostra capacità di rispondere alle sfide fino al punto di liberarci dall’impotenza appresa.
Grazie, Giulia.
Dobbiamo vincere tutti insieme, aiutarci e sostenerci e risollevarci come società umana, o non vince nessuno .
Dobbiamo iniziare a farlo tutti adesso, ciascuno adesso.
Dobbiamo iniziare a risvegliarci tutti adesso, ciascuno adesso.
Dobbiamo iniziare ad assumerci le nostre responsabilità tutti adesso, ciascuno adesso.
Dobbiamo agire tutti adesso, ciascuno adesso !
Domani sarà di nuovo tardi.
Domani potrebbe non arrivare.
Un abbraccio di luce e amore alla tua famiglia .
 
 


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