Palermo: riaperta viale Regione, lavori conclusi dopo venti mesi

2 min read

Rimani sempre aggiornato



L’attesa è finalmente finita: salta definitivamente il tappo di viale Regione Siciliana, a Palermo. La ditta incaricata dei lavori ha completato le opere di rimozione del cantiere, consentendo la riapertura al traffico della corsia centrale. Un momento atteso dalla cittadinanza dal novembre 2020, quando furono avviati i lavori di manutenzione sulla parte sotterranea del raccordo autostradale.

Interventi che, secondo programma, sarebbero dovuti durare appena due mesi. Opere che invece si sono estese per  ben undici volte il tempo previsto. Ciò a causa di ritardi e crolli inaspettati, che hanno comportato ulteriori lavori. Tanta la rabbia degli automobilisti, che hanno manifestato apertamente la propria rabbia rispetto ad un cantiere durato tanto, anzi troppo.

Quasi due anni di disagi, la rabbia degli automobilisti

Centottanta metri di cantiere che hanno causato disagi e disservizi a tutta la cittadinanza palermitana e non solo. L’area funge anche da raccordo fra i due principali nodi autostradali dell’Isola, ovvero A19 e A29. Problemi durati due anni e visibili fino a questa mattina, quando la riapertura del cantiere è stata accompagnata da una folta colonna di auto e mezzi pesanti.

Un via libera al traffico dal sapore dolce ma con un retrogusto decisamente amaro. Quasi due anni di sacrifici, di stress e di ritardi che i palermitani hanno dovuto subire passivamente. Una rabbia sopita ma di certo non dimenticata, che oggi è esplosa alla riapertura della corsia centrale di viale Regione Siciliana. Tanti gli insulti e le urla espresse dai cittadini in transito in zona. Principali target degli improperi le istituzioni presenti sul posto. Una partecipazione vista quasi come una passerella ritenuta inaccettabile dai più, che hanno deciso di dare adito al proprio livore urlando improperi dalle proprie auto.

 

Fonte: BlogSicilia
CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it






Leggi anche

Altri articoli:

+ There are no comments

Add yours