Palermo: indagata la ginecologa per la morte di Caternia Todaro e della piccola Desirè, oggi l’autopsia

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LA PROCURA INDAGA LA SUA GINECOLOGA PER LA MORTE DI CATERINA TODARO
E DELLA PICCOLA DESIRE’: OGGI E’ STATA EFFETTUATA L’AUTOPSIA SULLE DUE SALME

La donna è deceduta per una “fissurazione aortica”, la bambina per insufficienza utero-placentare.
Aumentano i rimpianti del marito sui soccorsi: alle 12.33 la moglie era ancora viva

C’è un’indagata nel procedimento penale per la morte di Caterina Todaro e della piccola Desirè che portava in grembo: la sua ginecologaR. M. M.41 anni, che, oltre a esercitare in libera professione (e come tale seguiva la donna nel suo studio privato), presta anche servizio nel reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale “Buccheri – La Ferla” di Palermo, lo stesso dove la trentottenne palermitana incinta in otto mesi il giorno della tragedia, il 5 maggio, è stata trasportata e fatta partorire nel vano tentativo di salvare almeno la bimba, che invece è nata morta.

Un atto anche dovuto, quello del Pubblico Ministero della Procura cittadina titolare del fascicolo per omicidio colposo e interruzione di gravidanza, la dott.ssa Luisa Vittoria Campanile, che per ora non ha ritenuto di procedere con altre iscrizioni nel registro degli indagati, per dare modo alla dott.ssa di nominare consulenti di parte per gli accertamenti irripetibili.

Proprio nella mattinata di oggi, sabato 14 maggio, infatti, al Policlinico, la prof.ssa Antonina Argo, il medico legale incaricato dal Sostituto Procuratore, ha proceduto alle autopsie sulla salma della signora Todaro e sul feto.

La morte della trentottenne è stata dovuta ad “arresto cardiocircolatorio in paziente con shock emorragico, tamponamento cardiaco da fissurazione aortica”, mentre la bambina è spirata per “insufficienza utero-placentare”.

Bisognerà però attendere gli esiti degli esami istologici sui campioni prelevati e l’attenta disamina di tutta la documentazione clinica, che il magistrato ha già tutta quanta acquisita con decreto di sequestro eseguito dai carabinieri della stazione di Acqua dei Corsari, e quindi il deposito della perizia completa, per capire cosa abbia determinato queste problematiche fatali alla partoriente.

 


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