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“Come sindacato, continuiamo a esercitare la nostra azione di vigilanza e di denuncia e a chiedere di intensificare le ispezioni, che procedono a rilento a causa del numero basso di ispettori – dice il segretario Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Il rischio, in questi mesi di campagna elettorale, è di lasciare il territorio scoperto sul piano dei controlli. In Prefettura è stato costituito il tavolo su ‘sicurezza e legalità’, che oggi rappresenta l’unico punto di riferimento efficace per denunciare le scarse condizioni di sicurezza nei cantieri e avere risposte”.
”La Fillea lancia l’appello ai sindaci e alle amministrazioni della provincia, per tenere accesi i riflettori sull’edilizia privata. “Col boom di cantieri privati in corso, le lacune sul tema della sicurezza sono ancora più evidenti – aggiunge Ceraulo – Quando i comuni rilasciano le attestazioni edilizie, dovrebbero monitorare e verificare successivamente l’avvio dei cantieri e determinare dei report sul rispetto della sicurezza. I comuni potrebbero verificare, attraverso le polizie municipali, che tutto proceda secondo le norme.
Già da un primo screening è possibile individuare i cantieri a rischio.
Invece, così, nella giungla più totale, sfugge qualsiasi anomalia.
Nel settore edile, la morte per folgorazione è purtroppo frequente. Durante la conduzione dei mezzi per il movimento terra, i macchinari possono toccare per sbaglio con il braccio della pompa o della gru il filo dell’alta tensione. Nell’organizzazione di un cantiere per questa è prevista la figura di preposto che controlla le manovre”.
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