Coronavirus: comunicazione e riscoperta del valore dell’amicizia

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Ci siamo lamentati per troppo tempo della comunicazione sui social che sembrava quasi avesse soppiantato quella fisica fra persone,addirittura anche fra membri dello stesso gruppo. Si era notato già da tempo oramai,che il grado di confidenza ed il volersi meglio relazionare fra persone, aumentava o talvolta, addirittura nasceva “solamnete” nelle conversazioni private online dove la tastiera era diventato lo strumento più agevole e capace di dare più sicurezza e lanciarsi meglio nei rapporti e nelle nuove conoscenze rispetto al dialogo “faccia a faccia”.

Ma questo avveniva anche con gli approcci di vecchie amicizie già consolidate. Uno sgretolarsi continuo insomma di tutto ciò che è sempre stato tradizionale ed alla base, della comunicazione umana. Ciò sembrava talvolta essere magari preoccupante e quasi intimoriva il notare sempre più persone anche appartenenti allo stesso gruppo uscire insieme solo all’apparenza perché questi tendevano ad isolarsi rimanendo in silenzio con il telefono in mano,intenti a fare altro, tutti distratti ed incuranti l’uno dell’altro pur essendo per assurdo vicini, nella stessa stanza, seduti insieme o allo stesso tavolo.

A chi osserva la scena da un alto può far apparire una risata,dall’altro un’arricciare labbra per la profonda tristezza poiché al giorno d’oggi sono atteggiamenti diventati troppo diffusi .
Un sistema molto criticato e contestato per questi ed altri “effetti collaterali”, tra cui non a caso, i più gravi,dipendenza,allontanamento,distacco fisico.

Lo diceva anche Patricia Wallace, insegnante della Graduate School del Maryland University College, si occupa di psicologia delle relazioni e dell’apprendimento. «Abbiamo avuto migliaia di anni di evoluzione per prendere confidenza con le interazioni umane in contesti faccia a faccia, ma appena due decenni per il mondo online diffuso su larga scala, ed ora è il luogo dove si svolge molta dell’interazione umana, con strumenti del tutto diversi – racconta Wallace – .Non solo manca il contatto faccia a faccia, ma c’è anche la distanza fisica, l’incertezza sul pubblico che ci vede e ci ascolta, la percezione dell’anonimato, la mancanza di un feedback immediato e gli strumenti di comunicazione che usiamo si basano principalmente su testo e immagini».

Una situazione molto discussa e sempre d’attualità che ha acceso varie polemiche. I tradizionalisti su tale proposito avevano riproposto il ritorno alla genuinità dei rapporti riapprovando l’uso dei mezzi di comunicazione classica con la giustificazione che i soggetti avrebbero così ritrovato in questi maggior rassicurazione e senso d’appartenenza,maggiore identificazione culturale. Questa tesi veniva avvalorata dal fatto che l’uso di strumenti tradizionali non solo sviluppavano il ragionamento,l’intuito e la deduzione ma anche le strutture linguistiche e grammaticali come lessico, la morfologia,la sintassi, ne avrebbero trovato benefico in una più adeguata scelta ragionata e sapiente.

Intanto, di controparte, in questo momento particolare, stiamo nuovamente apprezzando l’importanza di tutti i mezzi digitali comunicativi e dei social. Sarebbe un guaio e tutto molto più triste se non ci fossero. Allora sì che saremmo davvero isolati. Stiamo lodano infatti e ringraziando gli inventori per la loro effettiva esistenza ma l’uso deve essere comunque moderato. Vivere le realtà domestiche per adesso è molto bello ed appagante: abbiamo finalmente l’opportunità per valorizzare cose magari prima troppo scontate, intensificare l’amore, il rispetto,la collaborazione in famiglia. Dobbiamo sfruttare questa occasione, anche se la circostanza non è delle migliori, possiamo prenderne almeno la parte positiva per incoraggiarci.

Lo stare distanti ha fatto così ben comprendere l’importanza delle relazioni, del”vedersi ” e dello stare insieme realmente anche con il contatto fisico. Quanto è bello fare il pane in casa con la mamma impastare i biscotti con la nonna mentre fa un racconto, sentire il profumo del caffè che inebria la casa e guastarlo con calma,senza fretta,senza dover scappare,dare una coccola in più al nostro animale domestico e molto altro.
Atteggiamenti banali, alla portata di ogni giorno e della nostra vita, ci mancano e si desiderano più di ogni altra cosa come ad esempio dare semplicemente un abbraccio o un bacio a qualcuno, un dire” ti voglio bene”, ” scusami ” a chi sta oltre la nostra porta di casa, sta assumendo un valore quasi sacrale, lo stiamo riconoscendo maggiormente ora. Non è però mai troppo tardi. E una volta fuori si può rimediare anche alle mancanze,a quello che non si è fatto prima. Infondo ci si migliora proprio riflettendo, meditando su se stessi, fermandosi un po’.
L ‘essenzialità di tutte le cose semplici che prima si davano per scontate, diventano una riscoperta consapevole se non per assurdo, determinano proprio la voglia di ritornare a vivere con occhi diversi e quella molla scatenante che oltre a dare più speranza, fa continuare a lottare ogni giorno andando avanti con coraggio.

 La valorizzazione e la riscoperta dell’amicizia
citazioni di Matilde La Placa

 

“L’amicizia è la più bella opera d’arte umana
che fa vivere secondo natura
esaltando i sentimenti e gli affetti
di ogni singola esistenza”
Maty

“L’amicizia dovrebbe essere come quella finestra che si apre con gioia e che permette a tutti di poter entrare attraverso le imposte del cuore”
Maty

“L’amicizia è il sole che splende intorno alle nuvole;è la mano amica che si appoggia ad un’altra mano;è un cuore che aiuta un’altra anima debole; è la cosa più bella che ci sia al mondo che permette di essere sempre grati e felici”
Maty
“ Sono gli abbracci degli amici di tutte le epoche della tua vita che ogni tanto ti fanno bene e che desideri ricevere quando tutto diventa freddo… e allora il ricordo di un amico che infondo conosce la tua anima, riscalda ogni gelo entrando in ciò che dentro di te è rimasto al buio portando un po’ di luce”
Maty
“Un amico è vero ed è sincero se ha la sensibilità, l’altruismo e la bontà di saper trasformare la felicità dell’altro nella propria. . . perché il vedere gli occhi di chi si vuole bene brillare di gioia, non può che scaldare il cuore”
Maty

“Gli amici,
quella parte più bella di te
che sa sempre raccontare
e che sempre ricorda
le storie più indimenticabili
e più avvincenti
della tua vita;

quella memoria
che registra tutto
ciò che sei e
che sei stato,
che tutto fa riemergere
fra sorrisi da condividere
e ricordi comuni
mai troppo lontani
da raggiungere,
che riportano indietro e
riaffiorano spontaneamente
come pianticelle incurante e
incolte su un fecondo terreno
abbandonato
ma che risplendono
d’ improvvisa luce
e di caldo affetto.
Maty
“L’appoggio di un amico è una carezza emotiva, una carica d’adrenalina ispiratrice,la spinta motivante che fa andare oltre sentendosi circondati da affetto e vera amicizia”.
Maty
“Ogni amico è un compagno di viaggio con cui condividere sorrisi comuni” Maty
“Non servono grandi eventi per brindare… già essere amici è un valido motivo per festeggiare ogni giorno il semplice fatto di esistere per l’altro”. Maty

Un amico prezioso
Un amico non ha età
conta solo il suo affetto, conta la sua sola dignità.
Un amico non ha sesso né razza
non porta rancore,non porta corazza.
Porta gioia, porta amore
sa sempre cosa c’è dentro il tuo cuore.
Lo incontri per caso, lungo il cammino,
è colui che ti starà più vicino.
Tutto intuisce,
qualsiasi cosa percepisce e
anche stando lontano,
ti terrà ovunque la mano.
Il suo affetto mai cesserà
un’amicizia vera mai tramonterà.

Un amico
ha in serbo tanta pazienza,
parla con meticolosa e saggia prudenza.
Ascolta a lungo,dà preziosi consigli
sarà riferimento anche per i tuoi figli;
capisce ogni turbamento
risolleva da ogni stento,
cede la sua spalla ,dà consolazione
comprende al volo ogni tipo d’emozione,
è fonte di riparo
è un diamante immensamente raro.

Matilde La Placa
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