Duecento anni fa nasceva a Trabia il generale Giuseppe La Masa

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In occasione del bicentenario della nascita del Generale
Giuseppe La Masa, si terrà a Trabia (PA), sabato 30
novembre 2019 alle ore 16.45 presso il Centro Sociale
“Salvatore Chirchirillo” Associazione AUSER, la conferenza
dal titolo: “Giuseppe La Masa – Felicita Bevilacqua: un
felice connubio fra Trabia, Termini e Verona”.

La manifestazione avrà come mecenate l’Associazione AUSER
di Trabia e sarà patrocinata anche da:
Comune di Trabia; Comune di Termini Imerese; Comitato
Spontaneo Studio Fortificazioni Militari; Accademia
Mediterranea Euracea di Scienze, Lettere e Arti – Termini
Imerese; Archeoclub d’Italia Sezione Cefalù; Archeoclub
d’Italia Sezione di Termini Imerese; Società Operaia di
Mutuo Soccorso “Generale Giuseppe La Masa” Termini
Imerese; Circolo Culturale “Stesicoro”; Gruppi Ricerca
Ecologica; Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici;
Associazione Nazionale Polizia di Stato Sezione di Termini
Imerese; Eduardo Giunta Fotografo; Associazione Turistica
Pro Loco Termini; TeleTermini.

Programma
Saluti:
Prof.ssa Maria Rita Castelli (Presidente AUSER di
Trabia)
Rag. Leonardo Ortolano (Sindaco del Comune di Trabia)
Relatori:

Patrizia Bova (Accademia Mediterranea Euracea di
Scienze, Lettere e Arti, Termini Imerese), Dott. Geol. PhD
Antonio Contino (Dipartimento di Scienze della Terra e del
Mare, Università di Palermo)
Giuseppe La Masa e Felicita Bevilacqua fra Trabia e Verona

Arch. Rosario Nicchitta (Dirigente 3° Settore – Lavori
Pubblici, Manutenzione, Ambiente, Comune di Termini
Imerese)
Il Castello di Termini: “…Rocca tra le più imponenti e sito
fra i più ragguardevoli”

Sarà presente:
Dott. Girolamo Di Fazio (Commissario Straordinario della
città di Termini Imerese)
Inoltre saranno presenti, il Dott. Sergio Merlino
D’Amore, Presidente dell’Archeoclub d’Italia, sede di
Termini Imerese e la Prof.ssa Flora Rizzo, Vicepresidente
Nazionale e Presidente della sede di Cefalù, dell’Archeoclub
d’Italia.

Centro Sociale “Salvatore Chirchirillo” Associazione AUSER
Corso La Masa, 165 – Trabia (PA)

«Giuseppe La Masa – Patriota siciliano, nato a Trabia il 30 novembre 1819, morto a Roma il 29 marzo 1881. Compì
gli studî a Termini e a Palermo, dove collaborò alla Ruota di B. Castiglia.

Essendo stato eletto decurione nel comune
natio, venne in conflitto col governo borbonico, sicché nel 1844 dovette emigrare. Si recò a Firenze, dove rimase sino al 1848, salvo un brevissimo periodo, nel settembre 1847, in cui tornò in Sicilia per partecipare alla rivoluzione ivi
scoppiata.

In Toscana pubblicò nel 1847 l’opuscolo I popoli del regno delle Due Sicilie ai fratelli italiani, ecc., che
voleva essere un incitamento alla rivoluzione. Alla vigilia del 12 gennaio 1848 rivide la patria e fu l’anima
dell’insurrezione, che si chiuse con la cacciata dei
Borbonici.

Capitanò poi i cento volontari siciliani, che partirono per la guerra contro l’Austria, e con essi
partecipò alla difesa del Veneto, ritirandosi dopo la capitolazione di Treviso, in tempo per intervenire alla
difesa di Messina contro le truppe del Filangieri. Ai primi
del 1849 intraprese un viaggio per l’Italia allo scopo di
raccogliervi aiuti per la rivoluzione siciliana, e ne approfittò
per accordarsi con Garibaldi allo scopo di agire
simultaneamente contro Napoli dal nord e dal sud.
Fallito tale disegno, tornò in Sicilia e partecipò all'ultima
fase della resistenza, rifugiandosi a Malta dopo che ogni
speranza di vittoria fu tramontata. Passò poi a Parigi e
infine a Torino, dove pubblicò i Documenti della rivoluzione
siciliana in 3 volumi, e fu tra i più attivi nel tener desta la
fiamma del patriottismo fra gli emigrati, imprimendo alla
sua propaganda un carattere schiettamente rivoluzionario
(cfr. La guerra insurrezionale in Italia, 1856).
In conformità di tali idee propugnò nel 1859-60 i più audaci
propositi, sicché il Ricasoli lo mandò via dalla Toscana.
Seguì Garibaldi in Sicilia, mentre la moglie Felicita
Bevilacqua promoveva l'istituzione dei comitati di soccorso
femminili. Partecipò attivamente alla liberazione dell'isola,
segnalandosi soprattutto nell'organizzare le forze locali a
servizio dell'impresa, non senza venire in conflitto con gli
altri capi della spedizione a causa del suo carattere
alquanto intemperante.

Dopo l'occupazione di Palermo, si recò in missione per
conto del dittatore allo scopo di raccogliere aiuti in Italia e
all'estero e di far conoscere la rivoluzione siciliana sotto il
suo vero aspetto. Non si spinse però oltre Torino e tornò a
tempo per partecipare al resto della campagna garibaldina
sino al Volturno. Dipoi si ritirò a vita privata, attendendo
principalmente a difendersi dalle accuse, che gli venivano
rivolte, e a valorizzare l'opera sua. Ottenne il
riconoscimento del grado di maggiore generale nell'esercito
italiano. Fu deputato per Termini Imerese dalla VIII alla X
Legislatura e sedette a sinistra.
Nel 1869 perdette la vista e trascorse gli ultimi anni in non
buone condizioni di salute. Nel 1877 promosse
una Associazione fra la gente onesta».
[di Giuseppe Paladino – Enciclopedia Italiana (1933)
www.treccani.it]

Foto a corredo dell’articolo: Michele Ciofalo,

“Manifestazione patriottica a Termini Imerese davanti al
Regio Liceo”, olio su tela, 1910, Museo del Risorgimento –
Società Siciliana di Storia Patria, Palermo. Per gentile
concessione del Dott. Enzo Giunta.

Giuseppe Longo
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