Un piacevole incontro con lo scrittore Anselmo Madeddu

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Venerdì pomeriggio 4 luglio, davanti alle suggestive rovine del Tempio della Vittoria di Himera, ho avuto il piacere di incontrare Anselmo Madeddu, autore del libro “Il mistero dei guerrieri di Riace” e Presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa.
 
Per Madeddu ho realizzato un video di presentazione di questo suo corpulento lavoro, come già avevo fatto per altri due suoi libri. Fino a quel momento lo conoscevo solo per telefono, e ritrovarmi faccia a faccia con lui è stato sorprendente e piacevolissimo. L’incontro ha rafforzato anche in me la convinzione — già sostenuta da numerosi studiosi — che i celebri Bronzi di Riace siano stati realizzati in Sicilia. Una teoria affascinante che Anselmo ha saputo raccontare con passione e rigore al numeroso pubblico intervenuto, fortunatamente seduto sotto la frescura di due ficus (nonostante il caldo torrido), all’interno del parco archeologico di Himera.
 
Il libro di Madeddu oltre ad essere un saggio archeologico, è un vero e proprio thriller storico. Attraverso un’indagine multidisciplinare, condotta con esperti di geochimica, archeologia subacquea e storia antica, l’autore propone l’ipotesi che i Bronzi siano stati realizzati o rifiniti in Sicilia, forse a Siracusa, e che siano stati trafugati e trasportati a Riace in circostanze ancora avvolte nel mistero.
 
Le analisi scientifiche sulle terre di saldatura delle statue hanno rivelato una sorprendente corrispondenza con i sedimenti della foce del fiume Anapo, nel siracusano. Questo “DNA geologico” ha dato nuova linfa all’ipotesi siciliana, che si intreccia con fonti storiche e testimonianze letterarie, da Diodoro Siculo a Plutarco.
 
Il libro è stato presentato proprio a Himera, luogo simbolico dove — secondo Madeddu — tutto sarebbe cominciato: con la vittoria di Gelone sui Cartaginesi nel 480 a.C., celebrata da un gruppo scultoreo che potrebbe includere proprio i Bronzi di Riace.
 
Ho avuto poi il piacere, sempre immerso nell’atmosfera magica di Himera, di conoscere anche il professor Rosolino Cirrincione, geologo e direttore del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania. Insieme a un team di 14 studiosi, ha condotto un’approfondita analisi sui materiali e le tecniche di fusione impiegati nella realizzazione dei Bronzi di Riace, giungendo a conclusioni che convergono con la tesi di Alfonso Madeddu: i Bronzi sarebbero stati assemblati — se non addirittura creati — in Sicilia.
 
Sia Madeddu che Cirrincione hanno sottolineato che non si tratta di una rivendicazione territoriale, ma di un contributo alla verità storica. I Bronzi di Riace, oggi custoditi con cura a Reggio Calabria, appartengono all’umanità intera. Ma ogni nuova scoperta ci avvicina a comprendere meglio il loro viaggio, la loro origine e il contesto culturale che li ha generati.
 
Buon lavoro ad Anselmo Madeddu, Rosolino Cirrincione e a tutto il gruppo di lavoro. Ad maiora semper.
 
 
 
 

 

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