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Dopo la presentazione di Alfonso Lo Cascio, Presidente Regionale BCsicilia, si terrà la lezione dal titolo “Lilibeo e il suo territorio in età paleocristiana e bizantina”. La relazione sarà tenuta da Rossella Giglio, Direttore del Parco Archeologico di Segesta. L’incontro si terrà presso la Chiesa S. Maria della Misericordia – Museo Civico, in Via Mazzini a Termini Imerese.
Il Corso prevede 9 lezioni e 4 visite guidate. I successivi incontri riguarderanno Agrigento paleocristiana e bizantina, Segni e suggestioni sul primo Cristianesimo, la valle del fiume Torto e il comprensorio delle Madonie tra tardoantico ed età bizantina, Testimonianze monumentali di età bizantina del territorio di Palermo ed infine Testimonianze monumentali di età bizantina del territorio di Palermo: la basilichetta di Termini Imerese e le fortificazioni del Kassar di Castronovo di Sicilia.
Previste visite guidate, in collaborazione con ATC l’Associazione che viaggia, alla catacomba paleocristiana di Villagrazia di Carini, a quella di Porta d’Ossuna a Palermo, alla Siracusa paleocristiana, a Marsala cristiana e bizantina. A gennaio infine visita guidata a Ravenna. Alla fine del Corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Sponsor dell’iniziativa Web agency web vox (Realizzazione di siti web).
Per informazioni: BCsicilia, tel. 091.8112571 – Cell. 346.8241076 – Email: terminiimerese@bcsicilia.it. Facebook: BCsicilia.
Il tema
La città di Lilibeo, oggi Marsala, sorse sull’estremità occidentale della Sicilia, dopo la distruzione di Mozia del 397 a.C. L’aspetto originario della città è stato spiegato dalle prospezioni geomagnetiche (1999, 2007) e dalle ricerche archeologiche. Fin da subito l’impianto urbano, che si affaccia al mare verso Ovest, fu concepito in una maglia regolare di strade all’interno di possenti fortificazioni e con un sistema portuale che sfruttava tre bacini naturali. Sul lato nordorientale, oltre il fossato, si estendevano le necropoli. Si presenteranno vari esempi significativi di età paleocristiana e bizantina che la ricerca archeologica (dal 1994 ad oggi) ha documentato nell’area demaniale di Capo Boeo, in via Gramsci, nelle latomie dei Niccolini e nell’area di Santa Maria della Grotta. Costituisce notevole interesse l’ipogeo di Crispia Salvia, le due tombe con iscrizioni greche connesse ad un edificio absidato (VI – VII secolo d.C.), altre testimonianze sparse nel territorio. L’esistenza di una comunità cristiana e la figura di Pascasino, vescovo nel V secolo a Lilibeo, conferma l’importanza della città, assurta a sede episcopale.
Rossella Giglio, archeologa, dal 2018 è Direttore del Parco Archeologico di Segesta. E‘ stata Direttore della Sezione per i beni archeologici della Soprintendenza a Trapani e con lo stesso incarico in altri Uffici regionali. Ha diretto ricerche archeologiche, nel territorio siciliano e all’estero (Turchia), ha partecipato e coordinato vari progetti internazionali. Ha curato all’estero ed in Italia allestimenti di mostre tematiche; ha tenuto conferenze; ideato, organizzato e diretto progetti di ricerca scientifica, anche congiunti con vari atenei e istituzioni italiane ed estere. Ha avuto vari incarichi di docenza, di iniziative direttamente promosse dalla Regione Siciliana, perito tecnico di Tribunali e Forze dell’Ordine, commissario di concorso, formatore per l’area “tecnica-specialistica” della Regione Siciliana. Ha pubblicato innumerevoli articoli scientifici su stampa specialistica, ivi inclusi atti di congressi, nonché saggi monografici e articoli divulgativi. Ha ricoperto vari incarichi in club e associazioni. E’ stata Presidente Regionale e Consigliere Nazionale dell’Archeoclub d’Italia.
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