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Abbruscato, Chiara e Sciascia: “Solidarietà ai cittadini di Termini Imerese”
Attraverso un post su Facebook, la Sindaca di Termini Imerese ha reso noto di aver ricevuto offese sul piano personale. I contenuti di tale post hanno scatenato l’ennesimo linciaggio mediatico contro un’opposizione rea unicamente di dissentire in modo categorico dal modello di pensiero unico che questa amministrazione vorrebbe imporre in Città.
Siamo in presenza di un film visto e rivisto: ogni volta che la Sindaca vuole sottrarsi al confronto sui problemi della Città, lancia appelli per ottenere solidarietà da donna e ora anche da “non mamma”!
In effetti, dall’inizio della consiliatura, siamo abituati a post e dirette strappalacrime della Sindaca, nelle quali viene spostata l’attenzione su argomenti totalmente estranei alle vicende politiche, allo scopo di nascondere gli ormai incalcolabili disastri di questa amministrazione.
Invece di fare lezioni sulla maternità, la Sindaca risponda ai temi che l’opposizione ha posto.
Ci spieghi perché rifiuta il dialogo con la Città sulle opere compensative di Terna. Ci informi sui problemi di inagibilità dello stadio. Chiarisca se ritiene opportuno che l’organizzazione del carnevale sia gestita da soggetti, più che vicini, alla sua parte politica.
La solidarietà è una cosa seria! Noi non l’abbiamo chiesta a nessuno quando la Consigliera Chiara veniva bistrattata per aver difeso il proprio lavoro e la propria famiglia, né in occasione degli “affettuosi” auguri di morte più volte ricevuti sui social dal consigliere Sciascia per le proprie convinzioni ideologiche, e nemmeno per le minacce rivolte alla Consigliera Abbruscato per non aver votato l’immediata esecutività di un bilancio.
Manifestiamo piena solidarietà ai cittadini di Termini Imerese, martoriati dal malgoverno di questa amministrazione, e non alla Sindaca per le sue personali convinzioni.
Lorella Abbruscato
Anna Chiara
Fabio Sciascia
Il post del sindaco Maria Terranova
Ho sopportato davvero tanto in tre anni.
Calunnie, offese, attacchi di ogni tipo e genere che mi sono sempre fatta scivolare addosso.
Ma una cosa non accetto per nessuna ragione: quando, per un motivo o per un altro, si cerca di colpirmi su una “maternità” che non ho avuto la fortuna di vivere.
Sì, perché anche solo per aver fatto il mio dovere, mi sono sentita rivolgere, per strada, frasi del tipo:
“A te, il Signore, figli non te ne deve mandare”!
E ancora, poco fa ho letto frasi del tipo:
“La Sindaca ha voluto questo, tanto la Signora figli non ne ha”.
Si, é vero, non ho figli.
E quindi secondo il pensiero profondamente IGNORANTE di qualcuno non potrei mai capire chi, invece, i figli ha avuto la fortuna di averli.
E questo perché il livello di violenza verbale e di cattiveria che abbiamo raggiunto in questa nostra società, non fa sconti davvero a nessuno.
Ma cosa ne sapete, (dico a voi che passate le vostre giornate a blaterare), della vita di una donna?!
Se una donna non ha figli, ma li avrebbe voluti, se li ha persi, se ha deciso di “mettere da parte” la propria vita personale per dedicarsi ad una comunità, o se magari sta lottando per averli e non potrà mai, ma é madre dentro, da sempre.
I veri valori, l’educazione, i sentimenti, il sacrificio, la dedizione non vengono dati come “kit in dotazione”, in ospedale, al momento del parto!
E come dice un vecchio detto: “Avere un pianoforte non fa di te necessariamente un buon pianista”, così come non basta avere un figlio per essere un buon genitore.
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