Buon compleanno Paolo: una festa per non dimenticare il magistrato Borsellino

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Si è concluso l’evento “Buon compleanno Paolo” organizzato nel giorno della nascita del giudice Paolo Borsellino presso l’Istituto penale per i minorenni di Palermo. Il magistrato avrebbe compiuto 84 anni se la sua vita non si fosse interrotta brutalmente all’età di 52 anni in Via D’Amelio.

“Continuiamo a celebrare questa giornata perché l’operato dei giusti della terra è un messaggio senza tempo, eterno”, dice il centro studi Borsellino. Il suo impegno professionale è stato denso di umanità, con uno sguardo orientato sempre all’individuo, alla persona e alla collettività nella prospettiva della piena attuazione della Costituzione. Con le stesse motivazioni che hanno accompagnato il nostro primo ingresso al Malaspina di Palermo il 19 gennaio 2013, oggi siamo tornati nella speranza di far accendere una scintilla fra i giovani ristretti presso l’istituto penale, promuovere conoscenza e provocare un cambiamento culturale e sociale.

Ringraziamo Fiammetta Borsellino per le parole autentiche e l’impegno perseverante; la direttrice della struttura Clara Pangaro, gli educatori e le educatrici, gli agenti di polizia penitenziaria; la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Palermo Flora Randazzo, la Procuratrice della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna; il Dirigente del Centro di Giustizia Minorile di Palermo Santo Ippolito; i militari dell’Arma dei Carabinieri Luogotenente Ciro MUSTO e la Marescialla Simona Milazzo; il Presidente dell’Ottava circoscrizione di Palermo Marcello Longo; i referenti del trofeo di calcio a 5 “Paolo e Rita Borsellino” Giulio Campo e Giorgio Masi, nonché l’ex difensore del Palermo calcio Salvatore Aronica; gli artisti Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco; docenti, studenti e studentesse del Liceo De Cosmi e del Liceo Finocchiaro Aprile di Palermo.

L’iniziativa degli studenti

Ha raccontato la sua storia di figlia di un’importante famiglia di Cosa Nostra passata poi dalla parte delle legalità per coltivare e promuovere quella consapevolezza che contribuisce in maniera determinante a combattere la mafia. Luana Ilardo, figlia del Luigi, ucciso nel maggio del ‘96 perché stava collaborando con lo Stato, è stata la protagonista dell’incontro tenuto stamattina al liceo Einaudi con gli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto “Legalità e cittadinanza attiva” del Piano dell’offerta formativa del Comune.

L’anniversario della nascita di Borsellino

Dialogando con l’assessore alla Legalità, Fabio Granata, Luana Ilardo ha ripercorso i passaggi salienti della sua vita, del suo intenso rapporto con il padre che, dopo avere scontato 11 anni di carcere, decise di passare dalla parte dello Stato.
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