Omicidio in discoteca a Palermo: ucciso l’ex giocatore Rosolino Celesia, fermati due fratelli, uno è minorenne

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La Procura di Palermo, diretta da Maurizio de Lucia, ha disposto il fermo di due fratelli di 17 e 22 anni coinvolti nell’inchiesta sull’omicidio di Rosolino Celesia, il 22enne ucciso ieri notte in una discoteca di Palermo.

Il minorenne è accusato di omicidio, il fratello maggiore di detenzione illegale di arma da fuoco. Il delitto sarebbe stato commesso al culmine di una lite scoppiata nel locale. Tra la vittima e i due fratelli i rapporti sarebbero stati tesi da tempo: i tre avrebbero partecipato un mese fa ad una rissa.

Ci sarebbe un filo rosso che lega le risse di queste ultime settimane a Palermo e l’omicidio la scorsa notte di Rosolino Celesia. Tutto sarebbe iniziato un mese fa con una rissa alla Vucciria.

Tra le persone coinvolte ci sarebbe proprio l’ex calciatore di Torino e Palermo. Poi il racconto di questo epilogo tragico passa dalla rissa in via Isidoro La Lumia dove qualcuno ha portato via un ragazzo ferito e un altro giovane di circa 30 anni ha esploso alcuni colpi di pistola. Quella stessa notte era arrivata la telefonata di colpi di pistola esplosi al Cep.

Proprio al Cep abita la vittima di questo omicidio. Le forze dell’ordine arrivate nella zona dove erano stati sentiti i colpi di pistola esplosi non hanno trovato nulla. E poi la rissa che è scoppiata davanti alla discoteca Notr3 tra la notte del 15 e del 16 dicembre sedata subito dopo l’arrivo in massa dei carabinieri e della polizia.

Infine la scorsa notte dove l’omicidio sarebbe l’epilogo drammatico di questa escalation di violenza in città.

Al momento alla squadra mobile ci sono due giovani di 22 e 17 anni che sono interrogati dagli agenti e dai sostituti procuratori e dal procuratore del tribunale per i minorenni per cercare di scoprire il movente di questo delitto  che ha scosso la città.

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