Cadono le accuse: assolti l’ex sindaco di Cefalù, la segretaria comunale e un vigile urbano

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Ci sono voluti circa sei anni di processo di primo grado per determinare l’assoluzione degli ultimi tre imputati del procedimento giudiziario, che fece tanto clamore e nel quale furono coinvolti l’allora sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, la segretaria comunale, Maria Rosaria Sergi, il vigile urbano, Riccardo Liberto e l’ex comandante dei vigili, Antonello Gugliuzza, già assolto con rito abbreviato.

La scorsa settimana il collegio giudicante del tribunale di Termini Imerese, presieduto da Vittorio Alcamo, si è pronunciato nei confronti dei tre imputati. Da quanto rappresentato nelle indagini del commissariato di polizia di Cefalù, il vigile urbano si sarebbe appropriato di più di quattromila euro, proventi di tasse locali e incassi dei parcheggi comunali.

Questi avrebbe goduto della vicinanza dell’allora sindaco Lapunzina, della segretaria comunale e dell’ex comandante Gugliuzza, che per l’accusa, non avrebbero denunciato l’accaduto all’autorità giudiziaria e non avrebbero preso provvedimenti disciplinari nei confronti del dipendente dell’ente.
L’ex sindaco, che durante il periodo delle indagini fu anche raggiunto dalla misura cautelare dell’obbligo di firma e la segretaria erano accusati di omissione di denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale e abuso d’ufficio.

Liberto per peculato, falso materiale e ideologico. Al primo cittadino era inoltre stato contestato il reato di peculato per il presunto utilizzo personale di un’autovettura di proprietà comunale.
Gli imputati, sono stati difesi: Lapunzina dall’avvocato Vincenzo Lo Re, la segretaria comunale Sergi dagli avvocati Marcello Montalbano e Claudio Livecchi, il vigile urbano Liberto dall’avvocato Vincenzo La Grua.

Si dovranno adesso attendere le motivazioni della sentenza che verranno depositate entro novanta giorni.
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