Suidi nei terreni privati in area Parco Madonie: ecco come segnalarne la presenza

2 min read

Rimani sempre aggiornato



Tre numeri telefonici e un indirizzo mail, messi in bella evidenza sul sito del Parco delle Madonie per segnalare la presenza di suidi nei terreni privati in area di Parco.
 
Un’idea semplice ma che, stando alle testimonianze raccolte, sta offrendo una soluzione alle persone che vivono il problema del sovraffollamento di suidi nel territorio delle Madonie.
 
Il Parco delle Madonie, negli ultimi tempi, ha dato una grande accelerata alle attività di selecontrollo, anche grazie all’acquisto di nuovi chiusini (le gabbie per i suidi) che possono essere richiesti dai privati che riscontrano la presenza di questi ungulati nelle prossimità delle loro proprietà.
 
Il Piano di Gestione per il controllo della popolazione dei suidi essenzialmente è diviso in due fasi, la prima che riguarda i metodi di contenimento e controllo dei cinghiali, mediante attività di selecontrollo e attività di cattura tramite dei chiusini, con successivo abbattimento da parte di selecontrollori appositamente formati.
 
La seconda fase, invece, prevede la destinazione dei capi abbattuti e l’utilizzo delle carni, una filiera che sta per chiudersi grazie alla prossima pubblicazione di una long list di soggetti autorizzati all’acquisto e alla commercializzazione delle carni.
 

Ma torniamo all’aspetto che più interessa i residenti, cioè l’intensificazione e la velocizzazione delle attività di cattura dei suidi, in particolare grazie ai chiusini.

“Ringraziamo il commissario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone e tutto il suo staff – afferma Marco Calderaro, noto ristoratore di Petralia Sottana – da quando è stato pubblicato il numero di telefono sul sito del Parco, abbiamo riscontrato una risposta veloce ed efficace da parte dell’Ente. Il 31 agosto ho fatto la richiesta di un chiusino da posizionare nel mio terreno di contrada Sant’Elia, a Petralia Sottana, il 7 settembre il chiusino è stato consegnato e montato dal personale del Parco e, nel giro di un paio di giorni abbiamo catturato 5 cinghiali. Strategia lungimirante vista la situazione ormai pressoché insostenibile. Strumento efficace! Speriamo di ottenere i risultati sperati a breve e lungo termine”.

 
Foto scattata da Marco Calderaro subito dopo la cattura.


CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it






Leggi anche

Altri articoli:

+ There are no comments

Add yours