Italia-Kazakistan e le vie della seta: evento riuscito a Castellana Sicula

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Un interessante progetto a Castellana Sicula tra Italia e Kazakistan per scoprire culture lungo la via della seta, avvenuto lo scorso 21 agosto, alle ore 18, presso il museo civico Muratore. Un’amministrazione lungimirante, pronta a rivolgere attenzione alle altre culture lontane, a creare accoglienza, a dare occasioni e sviluppi nuovi al territorio madonita.

Sappiamo che il Kazakistan è uno stato dell’Asia centrale confinante con la Russia (per 6846 km), con la Cina, con il Kirghizistan, con l’Uzbekistan e con il Turkmenistan ma soprattutto conosciamo tale luogo come il più  importante produttore di energia a livello mondiale che si colloca tra i primi 15 Paesi del mondo per le sue comprovate riserve di petrolio, carbone e uranio, e tra i primi 20 il gas naturale. Il settore maggiormente ricco è il primario, in particolar modo l’industria mineraria, in quanto il paese possiede circa il 60% delle risorse dell’ex Unione Sovietica. Infatti è il primo produttore mondiale di uranio e il suo territorio può contare il 3% delle risorse planetarie comprovate d’idrocarburi.

Chiaramente ancora molto altro va scoperto e valorizzato.
Conoscere una cultura e oltre, diventa uno sdoganarsi da etichettamenti sociali che non danno spazio al reale incontro con le conoscenze del vivere di un popolo in ogni sfaccettatura dinamica di reale bellezza tendente a voler essere aperta all’approdo di più amicizie con paesi anche opposti.

Un mondo che vuole essere più rapporti conoscitivi. Il Kazakistan, ha adottato a una politica d’ impatto diretto al confronto con altre culture e si è affacciato con entusiasmo di interesse, curiosità per potersi accrescere ed arricchire il patrimonio culturale, fatto sì che al contempo se lo potessero scoprire altre potenzialità ancora non note ma caratterizzanti ,solidificando un valido tessuto di ideologie di base di appartenenza.

Paese liberale e moderno, ha sempre inseguito più sfere di multicultura elettrica valorizzando ogni espressione identitaria. Un fascino che ho sempre incantato l’occidente. l’Asia è ancora tutta da scoprire e da ricercare in più vie. Una proposta oggi d’ inseguire le antiche vie della seta che richiamano quella particolare attenzione capace di affacciarsi su più orizzonti e di cui anche l’Italia ne può abbracciare  più contenuti dando accoglienza e sfogliando questo così con curiosità questo folto libro da poter leggere in tutte le sue parti che  ha maggiore bisogno di essere attenzionato sfogliandone le moltitudini di pagine da cima a fondo, dando anche un proprio supporto.

Castellana  Sicula, dunque, diventa un porto di scambio. Un modo per tendere la mano e dare alle madonie, alla Sicilia, occasioni d’apertura. Vini pregiati presentati delle migliori cantine per conoscere i cibi, la qualità. Ciò che può unire, che può creare collegamenti. Cibo e territorio d’eccezione, prodotti genuini che caratterizzano una terra pura. Pura come tutto ciò che produce da secoli, in tutta quella storia che caratterizza la Sicilia il Mediterraneo da sempre un crocevia di più popoli ed è questo,  un ritorno nel passato in una sfera presente ed ancora attuale.

Un attestare continuo e costante di una Sicilia ancora dinamica pronta ad amare più culture che hanno un modo nel tempo di incrociarsi ancora e di abbracciarsi grazie alla genuinità sia del cibo che della purezza d’animo.

Scelta infatti non a caso, come location d’eccezione, il Museo civico Muratore di Castellana Sicula con all’interno reperti archeologici dove una vasta abbondanza di giare, anfore , vasi , vari contenitori e recipienti di un passato lontano, raccontano questa nostra storia di popoli ma anche di cibo che da sempre, sulla tavola,  ha rappresentato mondi e culture che hanno saputo creare grandi scambi commerciali attraverso prodotti e  predominanti del mare nostrum.

Presentati i salumi madoniti di Castellana della macelleria Migliore, come salame, prosciutto di vitello, mortadella e lonza, poi la cucina casereccia  di Giuseppina Zafonti che amorevolmente preparato lenticchie e ceci  in casa, pomodori secchi, olive, schiacciate, l’olio biologico di Claudia Buccellato, e l’origano raccolto nei pressi della Madonna dell’Alto, lo sfoglio madonita della pasticceria di Maurizio Paolo Di Gangi di Calcarelli.

Un tutt’uno di gusto, eccellenza e bontà per deliziare gli ospiti d’eccezione come la stessa Claudia Buccellato, Vicepresidente dell’associazione culturale Via della seta,  nonché fondatrice, il Presidente del Gal, il maestro Croce Taravella, che  quest’anno ha da poco allestito una galleria d’arte a Villa Padura, Galassio Gaetani ,creatore di cantine personalizzate. Gaetani è un “giramondo” e profondo conoscitore del mondo del vino, che  ha fatto conoscere i suoi vini pregiati a tanti vip. Le sue cantine, fra le più famose.

Presente anche la Vice presidente esecutiva della Camera di commercio Italo -Kazaka, Goulsim Joumagoulova, l’ assessore di Palermo Dario falzone, l’onorevole Cracolici, alcune personalità della soprintendenza ed altre sempre d’eccezione presenti all’evento che ha davvero creato entusiasmo e fermento.

Un grande successo quindi per l’organizzatore, Giuseppe Profita che assieme alla amministrazione comunale, al primo cittadino Franco Calderaro , al vicesindaco, la dottoressa Daniela Fiandaca che ha presentato l’evento e fatto da mediatrice,  hanno tutti orgogliosamente, con questa bella sinergia, portato a compimento un grande progetto dove il vino è stato il vero protagonista.

Tra i vini locali è stato possibile gustare quello di Giuseppe Profeta, sommelier locale, che ha servito agli ospiti i suoi  due vini bianco e rosso: Ayopà e MonEle creati proprio lo scorso anno nelle cantine di Trapani. Oltre a questi , gustati  quello di Castel Lucignano di Valledolmo, quello di San Giaime del paese di Gangi,  dell’ Abbazia Sant’Anastasia di Castelbuono e anche un altro vino locale di un paesino madonita di Croce Taravella. Un grande successo ed una giornata  soddisfacente e indimenticabile per chi ha avuto modo di parteciparvi.


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