La Vardera in difesa dei madoniti sulla grave situazione della sanità siciliana e dell’ospedale di Petralia Sottana

4 min read

Rimani sempre aggiornato



Sono tante le situazioni tremende che subiscono gli abitanti dell’entroterra siciliano.

E il più delle volte riguardano il problema sanitario. Ismaele la Vardera, ancora una volta, si fa voce dei madoniti e delle varie problematiche affrontate e vissute. Presta ancora attenzione all’Ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana, ai reparti rimasti chiusi.

Dopo l’episodio della tragica morte Antonio crisanti avvenuta a Collesano a causa di un infarto, fa appello all’assessore della sanità richiamando l’attenzione sull’ospedale Madonna dell’Alto di Petralia Sottana che ancora verte in una situazione problematica poiché non garantisce di poter tutelare gli abitanti dal punto di vista medico- sanitario in maniera efficiente mettendo in sicurezza persone che si trovano in una situazione di difficoltà soprattutto improvvisa.

Ismaele, perora in Aula consiliare la causa di Collesano. Vuole essere di aiuto per riguardare la vita di chi abita nell’entroterra e vorrebbe  prevenire altri episodi che possano generare in tragedia così com’ è avvenuto per questo pover’ uomo giorni fa’. E c’è da dire purtroppo, che  casi analoghi come questo ce ne sono stati diversi.

Ismalele interviene pertanto ricordando l’episodio che in questi giorni ha scosso l’animo e la sensibilità di tutti: 

<<Antonio Grisanti , 74 anni, panificatore di Collesano, ha avuto la sfortunata di essere nato in un territorio che purtroppo è considerato di serie B, quello dell’entroterra siciliano dove il sacrosanto diritto alla salute non viene assolutamente garantito. – commenta con amarezza l’OnorevoleLa sua storia emblematica è ciò che potrebbe accadere anche a tanti soggetti che vivono in quel territorio e che ogni giorno potrebbero rischiare la vita da parte dell’inefficienza della sanità siciliana. Quest’uomo di 74 anni muore per un infarto una settimana fa tra la chiamata al 112 e l’arrivo dell’ambulanza con rianimazione , è passata ben un’ora di tempo per permettere a quest’uomo il sacrosanto diritto alla cura e quest’uomo che è morto non potremo mai sapere se sarebbe potuto essere salvato perché non è stato curato a dovere perché non è stato curato adeguatamente. Ricordo a questa isola che su 251 ambulanze solo 108 prevedono il medico a bordo. Di queste,almeno il 20%, ogni giorno restano sguarnite per carenza di camici bianchi. Ebbene, la situazione di quest’ uomo, Antonio Grisanti a cui va la vicinanza di questo Parlamento, alla famiglia che ha dovuto subire questa storia incredibile, si somma ad una situazione già gravosa alle aree interne di quel territorio madonita che ha già un ospedale, Madonna dell’Alto di Petralia Sottana che cerca ogni giorno nei suoi principali elementi di essere efficiente perché finora sono stati chiusi i reparti di ortopedia, pediatria, pneumologia, laboratorio di analisi. Tutti gli abitanti delle Madonie sono costretti ogni giorno di lasciare quel territorio per cercare in qualche modo di essere curati addirittura a qualcuno per qualche visita specialistica è stato scritto di doversi recare a Lampedusa dalle Madonie. Io volevo denunciare in quest’aula per l’ennesima volta un sistema che ha diverse carenze e che fa acqua da tutte le parti. Non possiamo permettere che esistono nella nostra regione abitanti di serie A abitanti di serie B. Per serie A intendo con gli abitanti che sono vicini per ovvie ragioni ospedali e quindi alle città e abitanti di serie B dell’entroterra e che se si trovano ad avere una difficoltà come in questo caso di un infarto, per ogni giorno di potere perdere la vita perché non sono diciamo adeguatamente soccorsi. Un’ora di tempo della chiamata della figlia fatta alle 11:50 l’arrivo con un’ambulanza con un rianimatore alle 12:45. Io so che le autorità giudiziaria hanno aperto un’inchiesta questa faccenda e la famiglia sporto una denuncia non possiamo più permetterci che questa regione diritto alla salute venga negato a quel territorio dell’entroterra che molte volte sono bistrattati perché considerati di serie B. E questo io ci tenevo a dirlo in quest’aula affinché possa rimanere agli atti di questo tipo non possono più accadere. Quindi io sono convinto e ci sarà l’assessore della sanità a cui ho presentato un’interrogazione per sapere che cosa da fare per l’ospedale Madonna dell’Alto di fatto è aperto ma che di fatto non riesce a garantire i servizi essenziali come quell’ ospedale ma come quanti altri ospedali che si trovano nell’entroterra siciliano>> – conclude La Vardera – deciso a non lasciare in sospeso ancora questa situazione e fare tutto il possibile per trovare soluzioni in tempi brevi.
CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it






Leggi anche

Altri articoli:

+ There are no comments

Add yours