Termini Imerese ricorda i partigiani termitani

2 min read

Rimani sempre aggiornato


Mantenere la memoria storica e rendere omaggio ai partigiani termitani. È questo l’obiettivo che l’associazione nazionale Partigiani d’Italia, organizzata in comitati provinciali e regionali, sezioni comunali, mandamentali e di quartiere, circoli, che si prefigge dal 1944.

I nomi dei caduti e dei deportati di Termini Imerese non devono restare nell’oblio. La loro memoria deve continuare ad essere tramandata di generazione in generazione. In particolare, Termini Imerese ricorda: Francesco Bova Conti, nato a Termini Imerese il 14 settembre 1917, militò nella settima Garibaldi e oprò a Bologna. Catturato dai fascisti il 9 dicembre 1944, venne fucilato a Subbiuno di Paterno qualche giorno dopo. Riconosciuto partigiano dal primo ottobre 1943; Giovanni Di Pietro nato a Termini Imerese il 24 settembre 1920, aderì alla resistenza operando nell’ottava divisione Gil 4° Brg, cadde il 4 dicembre 1944; Alfonso Mirabella nato a Termini Imerese il 9 aprile 1923, caduto a Genova nella battaglia per la liberazione della città; Gaspare Pirrone, nato a Termini Imerese il 10 gennaio 1921, partigiano della divisione di Acqui, fu fucilato a Roccaforte Mondovì il 23 dicembre 1944; Agostino Scarpaci, nato a Termini Imerese il 6 gennaio 1914 e caduto a Cuneo il 28 aprile 1945. Scarpaci, agente di pubblica sicurezza, prestava servizio presso la questura di Cuneo.

Il suo nome, il suo coraggio, per troppo tempo sono rimasti nell’oblio. Solo nel 2005, a sessant’anni dalla liberazione della Repubblica, Termini Imerese scopre tra i suoi figli anche Scarpaci. Il giorno 29 aprile, tuttavia, nel corso di un combattimento per la liberazione della città, tra le “guardie di azione cittadina” ed agenti di polizia contro i nazifascisti, fu colpito da una raffica di mitra, perdendo la vita. La comunicazione al padre, Angelo ed alla madre, Marina Pace, pervenne soltanto il 7 luglio successivo, per il tramite dello zio, sacerdote Pietro Pace, al quale il sindaco del tempo rese noto il telegramma inviatogli dalla questura di Palermo. La famiglia di Scarpaci, colpita profondamente a causa della perdita, si chiuse nel suo dolore, limitandosi ad acquisire ogni possibile notizia sull’accaduto ed ottenendo il trasporto della salma nella nostra città. Infatti Agostino era stato tumulato nel cimitero comunale di Cuneo, dopo solenni onoranze tributategli da quella cittadinanza. Dalla fine del 1947 la salma del partigiano Scarpaci riposa nel cimitero di Termini Imerese.

Tra i deportati termitani, si ricordano: Vincenzo Azzarello, Salvatore Contino, Rino Morini, Cosimo Di Lisi e Leonardo Longo.
CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it





Leggi anche

Altri articoli:

+ There are no comments

Add yours