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L’ennesimo fatto di cronaca riporta drammaticamente l’attenzione sui servizi sanitari mancanti, o di qualità non sufficiente, nelle aree interne del nostro Paese: in provincia di Palermo, a Collesano un paesino di 4000 abitanti, Antonino Grisanti, 74enne, ieri si è sentito male e ha aspettato con la figlia l’ambulanza con il medico per 45 interminabili minuti. Troppa l’attesa, perché quando l’ambulanza arriva da Cefalù non c’è più nulla da fare per Antonino. La tragedia arriva pochi giorni dopo gli eventi che, nello scorso febbraio, sono costati la vita al giovane Sebastiano Morana, 38 anni; anche Morana, giunto con un malore al presidio sanitario di Pachino sguarnito di medici, ha atteso invano l’arrivo dei sanitari.
“Le aree interne del Paese sono quelle più a rischio di desertificazione sanitaria, come abbiamo evidenziato nel nostro Report AHEAD presentato a gennaio, a causa della carenza di medici e a causa della distanza dai servizi. Ma non possiamo permettere che ai cittadini non siano assicurate nemmeno le prestazioni minime di assistenza. Gli investimenti previsti con il PNRR, di cui con tante polemiche si discute in questi giorni, devono consentire la realizzazione di servizi territoriali prossimi e di qualità per i cittadini. Altrimenti avremo perso l’ennesima occasione per il rilancio di queste zone”, dichiara Anna Lisa Mandorino, Segretaria generale di Cittadinanzattiva.
“Per i cittadini non può essere accettabile un’attesa di 45 minuti, di fronte ad una richiesta di ambulanza per sospetto infarto o ictus: se non si riesce a rintracciare una vettura con medico che possa partire immediatamente, proprio nelle situazioni in cui la tempestività d’intervento può salvare una vita, il servizio di emergenza-urgenza ha fallito nel suo compito primario”, commenta Concetto Trifilò, Segretario regionale di Cittadinanzattiva Sicilia. Ci chiediamo come mai non sia nemmeno stato possibile rintracciare un Medico di Base che potesse intervenire durante l’attesa per l’ambulanza? Vogliamo evidenziare che Collesano ha meno di 4000 abitanti, come i tanti comuni delle aree interne e montuose della nostra Regione, non solo quindi nella provincia di Palermo, da cui riceviamo segnalazioni riguardanti la mancanza di Medici di base e di Pediatri. Non dimentichiamo lo stato sempre precario delle strade siciliane, che certamente rappresenta una difficoltà in più, quando si tratta di raggiungere velocemente le città più grandi e, quindi, le strutture ospedaliere più attrezzate. Con il progetto AHEAD di Cittadinanzattiva abbiamo proprio quest’anno iniziato a operare per migliorare alcune realtà del siracusano con gravi problemi di desertificazione sanitaria, ma queste criticità di accesso e qualità dei servizi sono diffuse in tutte le province della nostra regione, e quanto accaduto a Collesano ne è purtroppo una conferma drammatica”.
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