Interessante incontro a Petralia Sottana: le comunità siciliane al centro, il Parco delle Madonie come volano di sviluppo

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Un particolare incontro nella sede dell’Ente Parco delle Madonie di Palazzo Pucci Martinez di Petralia Sottana è avvenuto ieri (23 marzo), alle ore 10.

Il territorio e le sue preziose risorse come tematica d’incontro.

Incrementare, investire per vivere e rimanere, l’argomento attuale.
Paolo Vinci, è stato il promotore di questo progetto che ha come “mission” il creare opportunità sul territorio Madonita che offre perle preziose da poter utilizzare anche se tanti sono i problemi che vertono su questi luoghi e con i quali spesso si convive, come come lo spopolamento.

L’idea di riunirsi creando questo momento di confronto nasce dal rapporto tra le banche e i suoi partner ed attraverso il dialogo aperto con le Consulte giovanili locali. Dagli incontri sono quindi emerse necessità comuni e bisogni tradotti in incontri formativi destinati a progetti.

Ciò ha visto la nascita di una cooperativa scolastica, ad esempio per la gestione del bar della scuola e per l’organizzazione degli eventi turistici; un follow-up con agricoltori ed allevatori locali volto a proteggere le categorie dei territori supporto per difendere e proteggere la cultura degli allevamenti locali.

Argomenti d’interesse traspaiono nel dibattito e fra le iniziative proposte,vari gli interventi, le testimonianze, la partecipazione dell’istituto tecnico commerciale di Gangi e dell’istituito alberghiero di Castellana Sicula che hanno portato avanti e fatto conoscere, una loro iniziativa che ha ricevuto particolare attenzione sulla produzione di una birra locale.

Erano presenti all’incontro, Salvatore Caltagirone, Commissario straordinario dell’Ente Parco Madonie, Pietro Polito, sindaco di Petralia Sottana, Cesare Arangio, Vicepresidente confcooperative Sicilia, il dott. Scelfo, esponente della BCC Madonie.

Soddisfatto il Commissario dell’Ente Parco Caltagirone, particolarmente emozionato per la presenza di tanti giovani, ai quali si è rivolto dicendo: “Possiamo affermare che
lo sviluppo territoriale è la capacità di trasformare le risorse interne, in abilità e competenze.
La forma innovativa è data invece dall’uso delle tecniche applicate che possono realmente trasformare l’idea progettuale in una data opportunità lavorativa.
Allora il passaggio successivo che conduce alla sua effettiva realizzazione, sarà conseguenza della capacità di attrarre le risorse più eccellenti e renderle resilienti al pari della natura nel Parco, come sintesi di capacità innata”.

Il primo cittadino di Petralia Sottana, ha fatto presente  tutti coloro che inaspettatamente hanno dimostrato caparbietà presentando il Parco e le sue realtà come volano di sviluppo e punto di risorsa andando  fuori confine epartendo dalle tradizioni, dalla bellezza della natura, puntando maggiormente sulla cultura, sugli aspetti culturali, sui tanti prodotti che brillano spesso di unicità.

In particolare, è stata data attenzione ai prodotti biologici, alle erbe che si producono con determinate caratteristiche di qualità e che vanno a creare una particolarità rara capace di poter far la differenza nel mercato globale poiché per esempio, ad una determinata altezza, ci alcune piante che riescono ad avere quella concentrazione di olii essenziali che spiazzano la concorrenza.

Prodotti quindi, che sono stati presentati orgogliosamente a fiere internazionali come quelle di Tokyo, Berlino, Amburgo e fatti 

conoscere in più di un’occasione. 

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C’è stato chi è riuscito anche a “vendere la tradizione” attribuendone valore economico poiché c’è sempre chi mostra particolare interesse nello scoprire determinate realtà e a volerle conoscere talvolta facendo esperienza.

Di grande importanza, le infrastrutture già presenti come gli impianti di Piano Battaglia e le Zipline di San Mauro per fare degli esempi. Vari gli aspetti che vanno attenzionati ed ancor meglio ampliati e perfezionati, messi a paragone per essere sempre più all’avanguardia.

 Le istituzioni devono mettere a regime il tutto e creare delle condizioni favorevoli per cooperare insieme grazie al terreno fertile delle Madonie dove poter far crescere idee nuove , fresche e giovanili. Incrementare con l’intervento e l’intuito delle nuove generazioni può essere una soluzione per ” resistere”, per creare possibilità e condizioni per rimanere.

Il ruolo delle scuole è certamente rilevante perpper tale scopo, in quanto scuote ogni coscienza e getta il seme della fantasia e del creare immettendo nuovi interessi.

E’ intervenuto al dibattito, il dott. Scelfo, rappresentante della BCC, il quale ha rimarcato il ruolo collaborativo con cui si mettono a disposizione anche le banche per i finanziamenti al fine di stimolare i soci giovani nel portare avanti le loro idee imprenditoriali. Tutti, infatti, “possono remare nella stessa direzione per salvare un territorio che si ama”.

Si aggiunge a tal proposito, Cesare Arangio, che ha parlato dell’imprenditorealità ma con il supporto di chi ha avuto esperienze pregresse. “Bisogna avere una cultura imprenditoriale dello scommettere -sono le sue parole- avere capacità imprenditoriale significa intraprendenza ma anche rischiare. Il bravo imprenditore è colui che sa ridurre al minimo il rischio e per questo occorre un confronto con chi ha avuto esperienze e con chi è capace di poter consigliare, da soli, a libero sbaraglio, non si può avere sempre successo. Va

acquisita una certa cultura a tale riguardo per non trovarsi impreparati minimizzando gli errori iniziali soprattutto e per poter fare attecchire un’attività o un’impresa. Tutti possono essere d’aiuto specialmente nel trovare mercati evitando di incorrere in avversità ”.

La Sicilia ha una sua identità di spessore facile da essere venduta ma fare cultura d’impresa è  tutt’altra cosa se si va a creare una rete di collaborazione che può dare grandi risultati anziché lavorando soltanto individualmente”.

Il territorio Madonita va considerato   fra i luoghi più belli della Sicilia che ha un grande patrimonio culturale e paesaggistico non indifferente.

Peppuccio Bonomo, dirigente dell’Ente Parco Madonie mette in evidenza il Geoparco e il suo patrimonio geologico ricordando che questi, è un territorio che possiede un suo patrimonio geologico davvero molto particolare e non indifferente con strategie di sviluppo sostenibile relative al territorio stesso. Pertanto,ha un ruolo attivo nello sviluppo economico attraverso la valorizzazione di un’immagine generale collegata al patrimonio geologico e non solo, in particolare, valorizza lo sviluppo del geoturismo. Va considerato che il Geoparco lavora oltretutto con gli imprenditori locali conpcon i quali si relaziona per poter sviluppare la creazione, la commercializzazione, e la valorizzazione di nuovi prodotti, attività, collegati al patrimonio geologico in uno spirito di complementarietà con gli altri membri della rete Europea.

L’agronomo Vincenzo David, ha informato  dell’esistenza di fondi sociali, regionali ed europei, utili e di riferimento per promuovere idee e progetti, alcuni già attivi dal 2021 sino al 2027. Fa riferimento al FESR, che promuove uno sviluppo equilibrato nelle diverse regioni dell’Unione Europea; al FEADR, che si concentra sulla risoluzione di sfide specifiche a cui devono far fronte le zone rurali dell’Unione Europea; al FSE, che sostiene progetti in materia di occupazione in tutta Europa per coloro che cercano un lavoro.

Importanti poi, infine le testimonianze del naturalista Antonio Mirabella, che ha raccontato la sua esperienza nata appunto sulle Madonie, la quale gli permesso di aprirsi a questo mondo, di crescere professionalmente e di accendere una passione nata casualmente attraverso la scuola che gli ha dato modo di esaminare piante di ogni specie madonita e di farne oggetto di studio ed analisi, di  creare un lavoro attraverso luoghi della natura così belli che non hanno nulla a che invidiare con altri posti del mondo. Antonio ha trasmesso nel tempo attraverso tante attività,  le sue conoscenze a giovani studenti con i quali ha continuato ad avere un approccio continuativo negli anni e avuto tante soddisfazioni. << Ho portato 26.000 studenti e sottolineo 26.000 studenti delle scuole siciliane a dormire a partire dal 1999 ( la prima scuola che ha lavorato con me nel 1999 è il Rosso di San Secondo di Caltanisseta) nel parco delle madonie attraverso il mio progetto dello “ Stage Naturalistico” una vacanza studio di 3 giorni del parco a cui hanno aderito in 20 anni le oiu importanti scuole siciliane -aggiunge il dott. Mirabella-

Il mio progetto ha creato economia attivando nelle stagioni “ morte” Piano Battaglia e tutti gli alberghi>>.

Il trucco sta a volte nel far emozionare e nel creare emozioni imprimendo la meraviglia negli occhi di chi viene per la prima volta e resta colpito da questi luoghi pieni di fascino. Antonio definisce infatti, il Parco delle Madonie, “una grande palestra dove fare esperienza dove ci sono tutti gli strumenti per realizzare qualcosa di bello e di concreto”.

 Ciò viene avvalorato da Giovanni Nicolosi, imprenditore del turismo, che  attraverso la sua attività nata pure dall’ingegno e dal voler valorizzare un territorio  facendo un turismo di “transumanza”, è riuscito ad inventare un modo alternativo di far entusiasmare e di far apprendere attraverso escursioni nella natura con l’intento di  raccontare ai suoi visitatori le bellezze attraverso l’esperienza sul campo suscitando la curiosità. La comunicazione in questo campo è davvero importante se non essenziale. Sviluppare 

canali e mezzi vari per attirare e poter trasferire informazioni necessarie per far venire i visitatori ed incantarli, è un buon modo per presentare dei luoghi con del potenziale mettendone a fuoco ogni bellezza. La percezione quindi è uno strumento di potenziamento che permette filtrare immagini che possono attirare al turismo. Oggi questo è agevolato dal rapporto mediatico informativo e divulgativo e dall’uso frequente anche dei social che in questo caso possono essere considerati di supporto. << Tutti i paesi delle Madonie sono delle realtà meravigliose che vanno valorizzate e tutto dipende dalla percezione che si ha – sottolinea Giovanni – c’è poi da considerare una cosa, ovvero che  la

verità in sé non esiste, è un effetto dei sensi>> – conclude Giovanni– riportando una celebre frase di Umberto Eco.

Una splendida giornata che non si conclude con l’incontro di ieri ma altri saranno gli incontri sulla Madonie per poter procedere ad altre occasioni di crescita e sviluppo.

 

 
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