Papa Francesco: “Ho firmato le dimissioni in caso di impedimento medico”

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“Ho già firmato le mie dimissioni. Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai e gli dissi: ‘In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già’. Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato”.

  Queste le parole di papa Francesco nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc, in cui il pontefice risponde alla domanda su cosa succede se un Papa diviene improvvisamente invalido per problemi di salute o per incidente, e se uno standard non sarebbe conveniente per questi casi. 

Nella lunga intervista sono stati tanti gli argomenti trattati, come riporta l’Ansa:

In Ucraina non vedo una fine a breve termine  “Non vedo una fine a breve termine perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale. Credo che una guerra venga combattuta quando un impero inizia a indebolirsi, e quando ci sono armi da usare, da vendere e da testare. Mi sembra che ci siano in mezzo molti interessi”. E’ quanto afferma papa Francesco nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc a proposito della guerra in Ucraina, contro la quale si è espresso in più di cento occasioni. “Faccio quello che posso. Non ascoltano. Ciò che sta accadendo in Ucraina è terrificante. C’è un’enorme crudeltà. È una cosa molto seria. Ed è questo che denuncio continuamente”, osserva. E sui suoi tentativi di svolgere un ruolo di mediatore, anche se c’è chi, da entrambe le parti, critica le sue parole, Francesco risponde: “Qua ricevo tutti. Ora Volodymir Zelensky mi ha mandato per la terza volta uno dei suoi consiglieri religiosi. Sono in contatto, ricevo, aiuto…”.

Alla domanda, nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc, sull’aver nominato diverse donne per alte cariche della Curia, ma ancora nessuna come numero uno di un dicastero, papa Francesco risponde: “È vero. Ma ci sarà. Ne ho in mente una per un dicastero che si renderà vacante tra due anni. Non c’è nessun ostacolo a che una donna guidi un dicastero dove un laico possa essere prefetto”. Da cosa dipende? “Se si tratta di un dicastero di natura sacramentale, deve essere presieduto da un sacerdote o da un vescovo – spiega il Pontefice -. Anche se si discute se l’autorità provenga dalla missione, come sostiene il cardinale Ouellet, o dal sacramento, come sostiene la scuola di Rouco Varela. È una bella discussione tra cardinali, una questione che i teologi continuano a discutere”.

Vittime di abusi “È molto doloroso, molto doloroso. Si tratta di persone che sono state distrutte da chi avrebbe dovuto aiutarle a maturare e a crescere. Questo è molto duro”. Così risponde papa Francesco al quotidiano spagnolo su quanto sia difficile incontrare, come lui fa e prima ancora ha fatto Benedetto XVI, le vittime di abusi. “Anche se si trattasse di un solo caso, è mostruoso che la persona che dovrebbe condurti a Dio ti distrugga lungo la strada. E su questo non è possibile alcun negoziato”, aggiunge il Pontefice.

Incontro del Mediterraneo “La mia prima scelta è stata quella di visitare i Paesi più piccoli d’Europa. Non sono stato in nessun paese grande d’Europa. Sono andato a Strasburgo, e non per la Francia, ma per visitare le istituzioni europee. Forse l’anno prossimo andrò a Marsiglia per l’Incontro del Mediterraneo, ma non è un viaggio in Francia” spiega  papa Francesco sul fatto che si incomincia a pensare che una sua visita in Spagna sia quasi impossibile.
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