Polizia arresta giovane a Palermo: è accusato di due esplosioni con ordigni artigianali

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La Polizia di Stato, su delega della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del medesimo capoluogo, nei confronti di un giovane che si sarebbe reso responsabile di aver confezionato e fatto esplodere, lo scorso marzo, due ordigni artigianali nelle centrali via Libertà e via Mazzini, collocandoli all’interno di cestini della spazzatura.

Nel caso dell’ordigno esploso in via Mazzini, dotato di un timer, la deflagrazione causava peraltro il ferimento di due passanti. Le indagini sono state condotte da personale della Squadra Mobile, in forza alla sezione “Reati contro la persona”.

L’uomo, con precedenti per illecita detenzione di armi, veniva individuato dai poliziotti  attraverso una scrupolosa disamina dei filmati registrati da impianti di videosorveglianza, tra i quali quello posto a presidio dell’abitazione dello stesso, vicina alla deflagrazione avvenuta in via Mazzini.

Ulteriori elementi indizianti a carico del giovane venivano, inoltre, acquisiti nell’ambito delle perquisizioni domiciliari disposte dalle Procura della Repubblica di Palermo: in tale circostanza erano, infatti, rinvenuti sostanze e materiali utili al confezionamento di esplosivi, tra cui un kit per la realizzazione di un timer elettrico.

Dalla disamina dei dispositivi in uso all’indagato, risultavano inoltre ricerche ed acquisti effettuati nei giorni precedenti le due esplosioni, aventi ad oggetto materiale utile alla fabbricazioni di ordigni, compresa la miccia di collegamento.

L’odierno provvedimento restrittivo, emesso dal G.I.P. di Palermo sulla base delle risultanze investigative condotte da questo Ufficio e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, si basa su gravi indizi di colpevolezza, significando che le piene responsabilità penali per i fatti indicati saranno accertate in sede di giudizio.


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