Ericestate 2022: luoghi magici e cortili narranti, nei giardini del Balio Festival della Bellezza

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Domani, nei giardini del Balio, è la volta del Festival della Bellezza

 

Proseguono gli appuntamenti per Ericestate 2022, ambientati nei luoghi magici della città dove farà pure tappa il Festival della Bellezza, per la prima volta in Sicilia con un itinerario che  attraverso scenari suggestivi, accompagnerà il pubblico alla riscoperta di “Miti e tabù”.

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Questo è infatti il tema della nona edizione del festival che farà tappa nel Cretto di Burri di Gibellina, nel Tempio e nel Teatro di Segesta, e domani venerdì 2 settembre, a Erice nei Giardini del Balio. Qui alle 19, si parlerà di filosofia, scienza ed esistenza, con Umberto Galimberti.

L’evento è organizzato in collaborazione con il comune di Erice, il centro di Cultura scientifica Ettore Majorana e la Fondazione Erice Arte. Domenica 4 settembre, alle 18, per la rassegna “Cortili narranti” a cura dell’associazione “Salvare Erice”, sarà il cortile Panfalone, nei pressi di via Vittorio Emanuele 29 F, ad accogliere l’incontro dal titolo “La Sicilia e l’identità”.

 

In questa occasione, il giornalista Fabrizio Fonte presenterà il suo nuovo libro “L’isola furba (Solfanelli Editore). Indicazioni e controindicazioni sulla Sicilia”. Dialogheranno con l’autore Gaspare Panfalone e Noemi Genovese, le letture sono affidate a Cristiana Camarda.

Lo scrittore, con il suo volume “L’Isola Furba”, si sofferma sulle indicazioni e sulle controindicazioni che, a suo parere, la terra siciliana ha in serbo per i prossimi anni. «A seguito della forte spinta migratoria, soprattutto giovanile e intellettuale –spiega Fabrizio Fonte– e della pesante desertificazione imprenditoriale, la Sicilia è destinata nei prossimi anni all’oblio, trovandosi di fatto, sempre più vecchia, più povera e con una dotazione infrastrutturale che la pone fra le ultime regioni in Italia.

Il saggio è basato sulla diretta e approfondita conoscenza territoriale, con la quale individuo nella presunta “furbizia” posta tradizionalmente in essere, dai “centri decisionali del potere” (spesso tra l’altro, conniventi con il malaffare mafioso), la causa prima dei mali che affliggono l’Isola.

Oggi invece, alle 18, al Cortile Piacentino (in via Conte Agostino Pepoli, 61), a Erice, si è svolto il: “Dialogo intorno all’arte e alla pittura”, Monsignor Liborio Palmeri ha presentato il libro “Se Dio non vale un quadro.  Crisi dell’arte sacra, eclisse dell’immagine di Dio e persistenza del Sacro nello sviluppo della cultura visiva occidentale”. Il dialogo con l’autore è stato condotto dalla pittrice Francesca Scalisi. Don Liborio Palmeri, presbitero della diocesi di Trapani e direttore del Museo di arte contemporanea “San Rocco” di Trapani (DiART), è appassionato di antropologia religiosa, studioso d’arte e curatore di mostre d’arte contemporanea.

Il libro, recentemente pubblicato da Gangemi Editore, con illustrazioni di Marco Papa, nasce dalla constatazione dell’autore, che ad un certo punto, l’arte a soggetto religioso non ha più coinvolto emotivamente gli artisti e avvia il tentativo di comprenderne i diversi processi storico artistici. 

 
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