Il tribunale di Termini Imerese blocca all’ultimo minuto le ruspe già pronte a demolire su ordine della Procura della Repubblica

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Il tribunale di Termini Imerese ha accolto l’incidente d’esecuzione sollevato dagli avvocati Francesco Paolo Sanfilippo e Filippo Cordone, difensori della signora Carmela Catanzaro ed ha revocato l’ordine di demolizione emesso dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Avv. Francesco Paolo Sanfilippo

Ecco come sono andati i fatti

La signora Catanzaro era stata condannata dal Tribunale penale di Termini Imerese per il reato di costruzione abusiva, avvenuto nel 1993. Con la stessa sentenza era stata disposta sanzione accessoria della demolizione della casa a due elevazioni.

Successivamente la proprietaria aveva avanzato istanza di sanatoria edilizia, ma le era stata rigettata dal comune di Altavilla Milicia perché l’immobile ricadeva dentro la fascia di rispetto dei 150 metri dalla battigia, quindi era insanabile.

Cosi la Procura della Repubblica, agendo in esecuzione della sentenza del 1993, aveva ordinato la demolizione dell’immobile.
In particolare, l’autorità giudiziaria aveva ingiunto lo sgombero ai proprietari che abitano nell’immobile in questione fissando l’inizio delle operazioni di demolizione per il 18 dicembre scorso.

Le ruspe erano già pronte ad agire, come d’altronde era già accaduto in tante altre circostanze ad Altavilla Milicia.
Sennonché i difensori dell’imputata, il giorno prima della data fissata, hanno proposto l’incidente d’esecuzione asserendo che da una perizia effettuata sarebbe stato dimostrato che soltanto una piccola porzione del fabbricato ricadrebbe nella fascia di rispetto di inedificabilità dei 150 metri dal mare.

Quindi, i difensori hanno chiesto di poter demolire soltanto il porticato e gli aggetti che ricadevano per soli due metri nella fascia di rispetto. 
La Procura della Repubblica si è opposta eccependo l’inammissibilità dell’azione esperita dai difensori e chiedendo la demolizione dell’intero fabbricato.

A questo punto il Tribunale ha accolto l’istanza dei difensori sospendendo nel frattempo l’ordine di demolizione.

Successivamente i proprietari hanno proceduto alla demolizione del portico e degli aggetti e poi hanno presentato una nuova istanza al comune di Altavilla per ottenere la sanatoria.

Il Comune di Altavilla ha riesaminato la pratica ed fa così rilasciato la sanatoria.
Quindi il tribunale ha accolto le istanze della difesa.


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