Neo mamma termitana positiva al Covid: “Da 20 giorni non riusciamo a denunciare la nascita”

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Quello che dovrebbe essere raccontato come il giorno più bello di una mamma, in tempi di Covid anche a Termini Imerese, diventa un incubo. Dopo aver raccontato la storia di Denise Tamà (clicca qui per vedere il disperato appello dall’ospedale), raccogliamo l’appello di Ester Di Paola, risultata positiva al Covid lo scorso 19 ottobre, 26 anni, sposata con Mirko, anche lui positivo.

Dopo un iter iniziato all’ospedale di Termini Imerese, Ester è stata trasferita presso il reparto di Ostetricia Covid dell’ospedale Cervello di Palermo, dove ha partorito lo scorso 23 ottobre il piccolo Enea Claudio,  pesava 4.080 chili, fortunatamente non positivo al Coronavirus (accertato da ben 3 tamponi). 

«Questa esperienza mi ha distrutto la vita – ha raccontato Ester Di Paola – mi sono sentita sola in quello che doveva essere il giorno più bello della mia esistenza senza mio marito, i miei genitori, gli affetti più cari, sola a combattere contro un sistema che riduce a numeri gli esseri umani. Ho avuto paura, per me e per il mio piccolo, mi sento svuotata, ho paura. A tutto ciò, si aggiungono tutte le difficoltà di natura amministrativa che siamo costretti ad affrontare senza, però, ad oggi, essere riusciti ad individuare una soluzione. A distanza di oltre venti giorni, non siamo, ancora, riusciti a dichiarare presso i competenti uffici comunali la nascita del nostro piccolo, con la conseguenza che non abbiamo potuto richiedere il relativo codice fiscale nè potuto procedere alla nomina del pediatra. Io e mio marito, essendo, giustamente, costretti a restare in isolamento, abbiamo tentato, in più occasioni a contattare il numero dell’ufficio COC e USCA, senza avere avuto l’opportunità di colloquiare con alcuno. Alla mail istituita dal Comune, dedicata all’emergenza Covid, abbiamo inviato diverse comunicazioni, tutte senza risposta. Da oltre dieci giorni, nessuno viene a ritirare i rifiuti. Siamo abbandonati da tutti, con una piccola creatura che per le Istituzioni, non esiste perché impossibilitati a recarci al Comune. Non voglio mica la luna – aggiunge ancora Ester Di Paola – ma un minimo di considerazione e rispetto, siamo esseri umani, non possiamo essere abbandonati così da tutti: comune, Asp, ospedale di Termini Imerese. Io sto poco bene di salute, ho avuto un parto naturale molto complesso e necessito di fare degli esami del sangue, così come il piccolo deve essere controllato da un pediatra, come è giusto che sia per un bambino nato appena 22 giorni fa. Ringrazio il reparto del Cervello di Palermo per la vicinanza e la Consigliera Comunale Anna Chiara che è intervenuta nel corso dell’ultima seduta dell’assemblea consiliare, tenutasi lo scorso mercoledì (11.11.20), sottolineando le gravi carenze organizzative registrate, nelle ultime settimane, nella raccolta dei rifiuti, presso la residenza delle famiglie colpite dal virus, oltre che il mancato funzionamento dei servizi predisposti dal Comune».

 


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