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Durante le indagini preliminari è stata disposta l’autopsia,che avrebbe confermato una gravissima perdita ematica, provocata dall’infissione della vite transacetabolare antero-superiore, che sarebbe inesorabilmente progredita, sino a causare il decesso della signora Mantegna.
I consulenti medico legali nominati dalla Procura, hanno ritenuto sussistenti profili di responsabilità in capo ai due chirurghi, che anziché prevenire la complicanza vascolare, inserirono la vite in un quadrante a rischio di emorragia .
All’udienza celebratasi giovedì dinanzi il Gup di Palermo , i figli ed il marito della sig.ra Mantegna si sono costituiti parti civili, difesi dall’avv. Francesco Paolo Sanfilippo.
I medici sono difesi dall’avvocato Alessandro Martorana e dall’avvocato Giuseppe Marcellino. Il processo, rinviato per lo scioglimento di alcuni questioni preliminari, continuerà ad ottobre.
Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che l'uomo sia stato aggredito al culmine di una lite familiare
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