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La recita, scritta dall’ insegnante Angela Agnello, nasce dal desiderio di far conoscere le origini e la storia della nostra Termini Imerese: la Civitas Splendidissima e per valorizzare il rispetto e l’amore per la nostra città.
La leggenda di Colapesce, tratta dal racconto di Giuseppe Pitrè, narra le feste di quest’uomo metà uomo e metà pesce, primo eroe siciliano che per amore della sua terra ha sacrificato se stesso; la storia è stata rivisitata e i tesori che Colapesce recupera dal profondo del mare sono legati alle origini e alla storia di Termini Imerese.
A questa è legata il tema ecologico della cura, tutela e rispetto del mare e il tema dell’immigrazione.
Il mare infatti è vita bellezza libertà ma allo stesso tempo si può trasformare in un luogo di morte per tanti che hanno lasciato la loro terra per un futuro migliore ma non sono mai approdati a quel futuro tanto sperato.
La scenografia è stata realizzata dell’ insegnante Anna Morreale con la partecipazione dei bambini di classe V, la regia è stata curata dall’ insegnante Giovanna La Barbera con la collaborazione di tutte le docenti del plesso Raimondi San Lorenzo.
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