Termini Imerese 1906: il terremoto che fece evacuare il quartiere Macello

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Non fu certo il solo a subire gravi danni; ma in quel caso la particolare conformazione del terreno, considerato di tipo alluvionale, non lasciò scampo alle povere case di tanti contadini, e consigliò di evacuare l’intero quartiere.

Siamo nel 1906 ed era il giorno 11 settembre allorché una forte scossa di terremoto con epicentro nelle vicinanze della nostra costa, investì la città danneggiando diverse zone.

Uno dei quartieri più colpiti fu quello detto del Macello, che nelle carte comunali degli anni successivi (in foto) risultava allora compreso tra le vie Garibaldi, Monachelle, la stessa via del Macello oggi Giacinto Lo Faso, Piazza Umberto I, la via del Monte oggi Mazzini, ed il Piano del Duomo.

Gli sfollati furono veramente tanti; e così, in breve, un po dappertutto si dovettero approntare accampamenti di fortuna dove poterli ospitare. Per non portarli troppo lontani dal proprio rione, gran parte di quelli che abitavano nel quartiere del Macello trovarono alloggio nella vicina piazza Duomo, dove per l’occasione venne allestito un piccolo villaggio con tante baracche di legno; e tra queste, almeno così si ricorda, anche una con funzioni di aula scolastica.

Potrebbe essere un'immagine raffigurante matrice di biglietti e testo

L’altra foto che vedete, condivisa da Fabio Chiaramonte, venne scattata da Santi Bordonaro; e ci mostra per l’appunto la piazza principale della nostra città giusto in quel tragico periodo che tanta paura e disagio creò ai nostri antenati. Infatti, il cosiddetto sciame sismico, e per come riportano gli studiosi, durò per almeno un paio di anni; e la costa tirrenica siciliana non ebbe pace fino al tremendo terremoto di Messina del 1908.

E’ questa una pagina triste della storia della nostra città che, in quel caso, faticò parecchio a riprendersi; e che per anni ne segnò la vita condizionandone anche l’aspetto socio-economico dell’intero territorio.

Oggi nemmeno il quartiere di cui vi ho parlato è più identificato con questo nome; infatti proprio il macello, che esisteva nella omonima via, dopo gli anni sessanta venne chiuso ed ora vi si trova una abitazione privata.
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