“…Considerato che per la grande crisi che attanaglia il paese, specialmente nel ceto operaio, sia per il forte rincaro dei generi di prima necessità, sia per la mancanza di lavoro a causa della sospensione delle opere portuali e della quasi cessazione della lavorazione negli opifici delle paste alimentari, si rendono necessari dei provvedimenti urgenti onde venire in aiuto della popolazione povera…”
Preoccupazione degli amministratori a parte, dalla nota rileviamo due fatti importanti; uno che riguardava la sospensione dei lavori al porto che dava da vivere a tanti termitani; l’altro ben più significativo che ci parla invece dell’inizio del processo di lenta e purtroppo irreversibile chiusura dei tanti pastifici vanto della nostra città e anche essi fonte di reddito per numerose famiglie. Non credo che allora, come oggi, ci fosse la cassa integrazione o il reddito di cittadinanza; e quindi vi lascio immaginare quale potesse essere la situazione economica di Termini Imerese in quegli anni. Mi vien da dire: “Corsi e ricorsi storici”.
(Foto di Michele Salvo condivisa da Fabio Chiaramonte)
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