Bonus 200 euro: cosa fare per riceverlo in busta paga nel mese di luglio 2022

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É prevista per il prossimo mese di luglio l’erogazione del bonus 200 euro, il nuovo sostegno alle famiglie inserito dal Governo nazionale nel recente decreto Aiuti.

Sarà una misura una tantum per sostenere gli italiani nel periodo post pandemia covid ed è riservato a tutti coloro che abbiano come requisito principale un reddito non superiore ai 35.000 euro annui.

Il bonus 200 euro è destinato a lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati, percettori di reddito di cittadinanza, disoccupati beneficiari di NASPI, colf, badanti e lavoratori stagionali. A differenza di come era stato detto, che a parte di autonomi (a cui sarà creato un apposito fondo) tutti gli altri percettori non dovranno far nulla ma riceveranno automaticamente a luglio il bonus, in realtà per i lavoratori e le lavoratrici dipendenti ci sarà una piccola dichiarazione da fare.

Nello specifico l’articolo 31 del testo pubblicato in GU e che spiega appunto le modalità di erogazione del bonus 200 euro, indica uno specifico passaggio che i lavoratori dipendenti dovranno fare per sbloccare il bonus.

“Tale indennità è riconosciuta in via automatica, previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”. In sintesi, per tutti i lavoratori dipendenti che hanno un reddito nel 2021 inferiore ai 35.000 euro l’erogazione è automatica ma prima si dovrà compilare e consegnare al datore di lavoro un’autodichiarazione.

Di che dichiarazione si tratta e come compilarla

I lavoratori dipendenti non dovranno far altro che comunicare al proprio datore di lavoro di non avere accesso al bonus 200 euro tramite altre formule, come ad esempio da titolari di trattamento pensionistico anche di invalidità, o facente parte di nuclei beneficiari di reddito di cittadinanza.

Questo infatti rappresenta uno dei requisiti principali che il lavoratore dipendente deve rispettare per ottenere il bonus. Gli altri sono:

  • essere destinatari dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali (sia per l’invalidità, la vecchiaia o i superstiti a carico) di 0,8 punti percentuali nel primo quadrimestre 2022;
  • avere una retribuzione imponibile non superiore a 2.692 euro per 13 mensilità.

Se è vero che è una certezza il fatto di dover presentare al datore di lavoro questa autodichiarazione per ottenere il beneficio, non è ancora chiaro le modalità di compilazione da seguire. Al momento non esistono indicazioni in merito. A breve dovrebbe essere fatta chiarezza su questo fondamentale passaggio.

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