La comunità di Polizzi Generosa è stata colpita da un terribile lutto.
É venuto prematuramente a mancare, Gandolfo Cascio, giovane fabbro del paese di 49 anni durante le ore di lavoro, precipitando rovinosamente da una scala.
Nonostante i soccorsi, il trasferimento all’ospedale Civico di Palermo, sabato scorso non ce l’ha fatta lasciando la moglie e due figli.
Si sperava nella ripresa. La comunità, ha avviato una raccolta fondi in sostegno della famiglia di cui la parrocchia e il comune si sono fatti parte attiva.
Circolano frasi di cordoglio sui social e nel silenzio del paese, ricordi collegati alla figura di un bravo lavoratore, di una persona umanamente gentile e disponibile.
«Senza di lui la nostra società è più povera – dice l’amico e assessore, Gaetano Bellavia -.Persona sensibile con cui era piacevole conversare. Perdiamo un amico disponibile con cui iniziavi una conversazione per consigliarti su una questione pratica da risolvere e finivi per discutere di ben altro, della vita come dei figli lontani e della fatica quotidiana.
La sua bottega, una fucina sempre aperta. Essendo unico fabbro, era spesso in sovraccarico di lavoro. La gente, lasciava attrezzature agricole dietro la sua porta specialmente nel periodo primaverile in attesa della riparazione. Gandolfo, pur spostandosi per accontentare le esigenze dei clienti, era sempre disponibile. Al suo rientro provvedeva a prendersi cura di ciò ciò che gli veniva lasciato, anche alle cose più inimmaginabili, rimettendosi all’opera senza badare al tempo, alla fatica, trovando soluzioni. Alcuni, ancora increduli, passano dal suo garage come per dargli un saluto».
Strappato improvvisamente via dalla sua quotidianità, un primo pomeriggio qualunque, dagli impegni ancora in agenda dove annotava tutto per non dimenticare nessuno, sarà lui a non essere mai dimenticato.
«Tempo fa – ricorda sempre Bellavia -si era prodigato per riparare il vespino del figlio. Ore e ore per metterlo a nuovo. Era contento di esserci riuscito. Ha speso sempre il suo tempo, per gli altri».
Don Santino Scileppi lo pensa come «bravo figlio, sposo affettuoso, padre premuroso. Siamo stati colleghi musicanti. La mia umile preghiera in suffragio per la sua giovane anima e di conforto ai parenti».
Indelebili i ricordi spensierati della banda musicale G.Sardo, dell’amico Walter Barranco: «Ci ha unito la musica dall’inizio degli studi fino a quando nel1987 siamo entrati a farne parte con una grande festa. Tanti i momenti condivisi. Condividevamo la passione per i cavalli resa possibile da suo padre che nell’ accontentare Gandolfo pensava anche me».
Polizzani e non, uniti da parole che cercano d’esprimere con i pensieri più affettuosi ciò che provano, come l’amica Alessandra La Verde: «Un fratello, un amico presente, di sostegno nei momenti belli e difficili. Ci mancheranno le giornate trascorse insieme, le risate, le chiacchiere. Un perché che si aggiunge ai tanti della mia vita. La tua forza vivrà nei tuoi figli e in Anna. Ci saremo noi accanto a loro».
La figlioccia Rossella, alla ricerca di una foto che immortala un momento felice: «La custodirò gelosamente nel ricordo di te, della tua bontà e dolcezza!. Fino all’ultimo ci avevo creduto…Sarai un angelo meraviglioso».
Per il giorno dei funerali l’amministrazione comunale ha disposto il lutto cittadino.
Nella foto in basso, l’officina dove lavorava Gandolfo Cascio