Ero bambino, ma ricordo ancora il suono di quel canto che lodava la Madonna e raccontava della sua apparizione, nel 1917, ai tre pastorelli di Fatima. Essi dissero di aver visto tra i rami di un grande albero “…una signora tutta vestita di bianco, più splendente del sole». Quel canto, di autore ignoto, frutto della sana religiosità popolare, risuonò per tanti anni anche qui a Termini Imerese dove, in passato, se ne celebrava la festa. Ricordo appena le parole che facevano pressappoco così:
“Il tredici maggio apparve Maria
a tre pastorelli in “Cova d’Iria”.
Ave, Ave, Ave Maria! Ave, Ave, Ave Maria.
Ed ei spaventati da tanto splendore,
si diedero in fuga con grande timore.
Splendente di luce veniva Maria
e il volto suo bello un sole apparia…”
Era un canto semplice che si imparava facilmente e che possiamo annoverare tra quelli mariani di maggior suggestione. Quei canti che scaturivano dalla pietà popolare; e da quelle forme di religiosità “umile”, spesso bistrattate, di cui la chiesa non dovrebbe fare a meno perché sono la scintilla da cui nel tempo può scaturire la fiamma della fede
A Termini Imerese la festa della Madonna di Fatima si celebrava nella chiesa di Santa Maria della Misericordia; ed era Padre Giuseppe Micela che ne portava avanti la tradizione anche attraverso una bella processione che si snodava per la parte alta della città. In molti vi partecipavano, soprattutto bambini; e ricordo di tante femminucce che portavano sul capo un velo bianco e cantavano anche loro lodi alla Madonna. La sacra immagine della Madonna di Fatima si conserva ancora oggi nella chiesa del Monte; ma della sua festa non v’è più traccia e, come purtroppo altre, ne rimane solo il bel ricordo.
CONTENUTO A CURA DI NANDO CIMINO