Qualche tempo fa vi ho riferito del vigile del fuoco Antonino Pedone; nostro concittadino morto in tragiche circostanze durante lo svolgimento del suo servizio.
Oggi, visto che è il 5 giugno giorno in cui ricorre la Festa dei Carabinieri, voglio invece parlarvi di un altro dei tanti termitani che, in varie parti d’Italia, si sono distinti per il loro impegno e per i loro meriti. Si tratta in questo caso di Giovanni Mendolia; proprio un carabiniere, insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica, oltre che con la medaglia d’oro al merito per lungo comando, e con la medaglia “Mauriziana”.
Quest’ultima, istituita da Carlo Alberto di Savoia, viene assegnata, e capirete che non sono in molti, a quanti hanno maturato cinquanta anni di carriera militare. Giovanni Mendolia, nato a Termini Imerese nel 1943, svolse gran parte del suo servizio a Mira, un comune di 37.000 abitanti in provincia di Venezia.
Qui infatti, amato e benvoluto da tutti per la sua umanità e la grande professionalità, operò per oltre 22 anni; sempre fedele all’arma e con una condotta rispettosa e diligente. Egli infatti fu anche insignito con vari attestati e benemerenze sia per il soccorso prestato alle popolazioni alluvionate nel 1966 che a quelle terremotate del Friuli nel 1976.
Per come riporta il giornale on-line “La Nuova di Venezia e Mestre”, Mendolia, con l’incarico di maresciallo, operò efficacemente anche in un periodo delicato durante il quale la Riviera Veneta era terrorizzata dalle incursioni della banda di Felice Maniero. Giovanni Mendolia moriva all’età di 79 anni nella stessa città di Mira il 6 marzo del 2022.
Quest’anno l’Arma festeggia il 211° anniversario della fondazione; e i suoi uomini vanno ricordati e omaggiati per il grande prezzo pagato in termini di vite e per quello che con abnegazione e spirito di sacrifico fanno giornalmente in difesa della legalità e della nostra sicurezza.
(Contenuto a cura di Nando Cimino, foto dal web)