Termini Imerese avviato il progetto “Dimissioni Protette”: un investimento da 400.000 euro su fondi PNRR

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È stato ufficialmente avviato il progetto “Dimissioni Protette” nel Distretto socio-sanitario 37, grazie a un finanziamento di circa 400.000 euro proveniente dai fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Un’iniziativa fondamentale e innovativa, pensata per garantire continuità assistenziale ai pazienti fragili, soprattutto anziani, una volta dimessi dagli ospedali.

In qualità di Assessore del Comune capofila del Distretto 37, sento il dovere di diffondere questa importante opportunità rivolta a tutti i cittadini dei dieci Comuni che compongono il Distretto: Cerda, Sciara, Caccamo, Aliminusa, Montemaggiore Belsito, Sclafani Bagni, Scillato, Caltavuturo, Trabia e Termini Imerese.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che le dimissioni ospedaliere non segnano la fine del bisogno di cure, anzi, spesso rappresentano solo l’inizio di un percorso che richiede ulteriore assistenza, supporto e continuità. Quando la rete familiare è assente o fragile, il rischio è che il diritto alla cura venga compromesso.

È con questa consapevolezza che ho fortemente sostenuto la partecipazione all’Avviso 1/2022, pensando in particolare a quei territori dove molti anziani vivono soli e senza supporto.

Grazie alla collaborazione tra il Comune di Termini Imerese e il Distretto 39 di Bagheria, abbiamo progettato un intervento condiviso e ottenuto il finanziamento. Oggi, a seguito della stipula del protocollo d’intesa con ASP 6, il progetto è già realtà: cinque cittadini stanno beneficiando attivamente dei servizi offerti.

Desidero ringraziare il Sindaco di Bagheria e i Dirigenti dell’ASP 6 per l’impegno e la sinergia istituzionale che ha reso possibile tutto ciò. Si tratta di un modello di governance territoriale integrata che rappresenta un passo avanti concreto verso un sistema di welfare più equo, efficace e vicino alle persone.

“Dimissioni Protette” prevede un pacchetto di interventi personalizzati, calibrati sui reali fabbisogni assistenziali e sociali dei dimessi e delle loro famiglie. L’obiettivo è sostenere i caregiver familiari, quando presenti, e attivare risposte alternative quando la famiglia non può farsi carico dell’assistenza.

Questa iniziativa rappresenta un patto di alleanza tra ospedali, medici di base, servizi sociali e comunità, una sinergia indispensabile per garantire il diritto alla salute e alla dignità dei cittadini, anche e soprattutto nei momenti più delicati della vita.

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