Termini Imerese: a Sant’Antonio la reliquia di San Nicasio Martire

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Su iniziativa del parroco Don Francesco Nicasio Cassata, fino ad oggi la chiesa di Sant’Antonio di Termini Imerese “ospita” la venerabile reliquia di San Nicasio Martire.

Si tratta di un santo sulla cui storia non abbiamo certezze assolute.

La sua nascita viene datata tra il 1130 e il 1140; mentre il luogo potrebbe esser stato Palermo. Nicasio fu l’ultimogenito di quattro figli; e prendendo i voti divenne membro dell’Ordine Ospedaliero dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme, detto anche Gerosolimitano.

La storia di San Nicasio e della sua famiglia in particolare, sfiora anche Termini Imerese; non foss’altro perchè i Burgio, cui egli apparteneva, erano padroni di un grande casale che, pur essendo in territorio di Caccamo, estendeva i suoi confini fino a quello di Termini.

E occorre dire a tal proposito, che allora le terre al limite tra le due città, erano spesso al centro di aspre contese. Inoltre va ricordato che proprio qui a Termini i Gerosolimitani avevano una commenda, ovvero la chiesa di San Giovanni Battista che era stata costruita nel XVI secolo e di cui oggi, all’interno della villa Palmeri, rimane purtroppo il solo campanile.

E proprio li, sulla cuspide, spicca ancora una croce blu che è il simbolo dei Cavalieri di Malta che per tanti anni se ne presero cura. Domani sera, dopo la Santa Messa delle ore 18,00 la reliquia di San Nicasio saluterà la nostra città; mentre la “peregrinatio” arriverà anche a Bolognetta dove in questi giorni si festeggia la Madonna del Carmelo, sostandovi dal 12 al 15 luglio.

CONTENUTO A CURA DI NANDO CIMINO

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