Emanuele Liarda, di Polizzi Generosa ha di recente ottenuto un prestigioso riconoscimento. A Padova ha ricevuto il Premio Giotto. Tale gratificazione avvalorare l’impegno e la dedizione che il giovane ventenne ha avuto per l’arte. Un dono innato che ha coltivato nel tempo e che piano piano cresce con lui portando le giuste soddisfazioni.
«Due mesi,sacrifici e tanta pazienza,finisce questo viaggio– commenta Liarda –.È stato un piacere realizzare questo lavoro che rappresenta la mia seconda casa, l’isola Mauritius, che ho voluto raffigurare simbolicamente.
La fenice rappresenta il sole e il nome di una delle città presente sull’isola, sull’iride, l’onda riconduce all’oceano . Infine, i granelli di sabbia nera mauriziana di origine vulcanica. Ho voluto creare una raffigurazione iperrealistica con un tocco di creatività, l’opera è stata realizzata in circa 200 ore interamente in carboncino e grafite su carta».
“Il Premio Giotto” è un’iniziativa che celebra l’arte e la creatività, valorizzando il talento e la passione degli artisti. Si tratta di un riconoscimento prestigioso, supportato dall’amministrazione comunale e dalla Regione, che intende premiare gli artisti capaci di interpretare il loro tempo attraverso opere che uniscono ricerca estetica, forza espressiva, profondità concettuale e sensibilità umana. Il Premio Giotto, un riconoscimento dedicato a valorizzare il talento e la passione artistica, è una delle iniziative più prestigiose nel panorama culturale italiano e celebra l’eccellenza creativa in tutte le sue forme, con il sostegno dell’amministrazione comunale, della Regione e di prestigiose cariche di governo Sono stato ricercato dal critico e curatore d’arte Giada Eva Elisa Tarantino, nella premiazione spiccavano personalità come Giada Eva Elisa Tarantino organizzatrice della premiazione Salvo Nugnes direttore di Milano Art Gallery e manager di Vittorio Sgarbi, Margherita Hack e tanti altri. Emanuele è autodidatta.
Utilizza una tecnica le cui figure che sembrano litografate. Per ottenere un risultato così preciso servono diverse ore di studio e precisione. La meticolosità e la cura dei dettagli fanno davvero la differenza e scolpiscono fedelmente la bravura.
«Bisogna applicarsi molto aveva già un getto in una precedente intervista Emanuele. È un continuo perfezionamento. A volte possono far male anche gli occhi talmente per quanto ci si lavori. Però alla fine, il vedere realizzato qualcosa secondo le aspettative e desideri, ovviamente ripaga».