Palermo: aggrediscono titolare di un bar, individuati e fermati gli autori dalla polizia

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Continua senza sosta il pattugliamento del centro cittadino da parte della Polizia di Stato.

L’obiettivo è raggiunto in sinergia con le altre forze dell’ordine ed attraverso i dispositivi di sicurezza ricadenti nei protocolli dei servizi presidiari e dell’Alto Impatto.

Nel primo caso si tratta di dispositivi volti alla perlustrazione di itinerari con particolare riferimento alle aree interessate da densità demografica e dall’erogazione di servizi pubblici come quelle ospedaliere, così da assicurare una capillare “prossimità” della Polizia di Stato alla cittadinanza.

I servizi riguardano anche zone considerate nevralgiche per la sicurezza e la percezione di sicurezza dei cittadini ed il perimetro dell’area interessato dai ripetuti pattugliamenti di polizia, vigilanze dinamiche e posti di osservazione, si articola attraverso: il “percorso arabo-normanno”, con particolare attenzione, alla via Maqueda “bassa”, la stazione ferroviaria centrale, e quella percorsa dagli assi viari che, dalle adiacenze di quell’area, raggiungono piazza Villena ed il mercato di Ballarò.

L’intensificazione dei dispositivi di prevenzione e controllo del territorio, coordinati proficuamente dalla sala operativa,  vedono collaborare diverse articolazioni operative della Polizia di Stato coinvolgendo non solo l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ma anche il Commissariato di P.S. della zona di competenza e quelli ad esso limitrofi.

Il protocollo di sicurezza denominato “Alto Impatto” prevede, invece, una sinergica partecipazione delle Forze dell’ordine ed è volto ad intensificare il controllo del territorio al fine di fronteggiare situazioni di degrado urbano e di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità e criminalità restituendo, al contempo, il senso e la percezione della sicurezza nelle comunità che vi abitano, con particolare riferimento alla malamovida.

Anche ieri sera e stanotte, serrati servizi hanno interessato le aree della movida cittadina palermitana, con particolare attenzione alla Vucciria.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, ognuno per i settori di competenza ed in ottica di sicurezza integrata, hanno garantito una significativa presenza su un ampio tratto del percorso della movida cittadina e dei centri di aggregazione giovanili, con particolare riferimento alle aree di via Roma, di piazza San Domenico, di piazza Caracciolo nonchè attorno agli assi viari di via Maccheronai, di discesa dei Giudici, di via Argenteria, di via Paterna, di discesa Caracciolo, di via Gorizia, di via Cagliari, di piazza Rivoluzione e di via Garibaldi.

Praticamente, soltanto nel corso delle ultime 12 ore, sono state identificate 90 persone di cui 30 con precedenti di polizia e controllate 32 vetture. Elevate contestazioni ai sensi del Codice della Strada ed effettuati accessi ispettivi presso numerosi esercizi commerciali che non hanno evidenziato irregolarità.

La sicurezza del centro storico passa, non soltanto dalla prevenzione e dal controllo del territorio assicurati attraverso i citati dispositivi ma anche dall’infaticabile azione investigativa della Polizia di Stato che tenta di far luce su violenze e reati predatori che colpiscono queste zone: nel pomeriggio dello scorso 17 luglio, in un bar di via Alloro, si è consumata una violenta aggressione ai danni del titolare dell’anzidetto esercizio commerciale, del padre di questi e di un Assessore Comunale che, trovandosi in zona, interveniva nel tentativo di riportare la calma.

La vicenda ha inizio intorno alle ore 16,00, allorquando due ragazze si presentano al bar per delle consumazioni. Pagato alla cassa quanto acquistato, le ragazze si allontanano.

Qualche minuto più tardi, al bar si presenta un individuo in compagnia di una delle ragazze, lamentando come a quest’ultima non fosse stata corrisposta la corretta somma di resto.

Prima di qualsivoglia approccio chiarificatore, un nutrito gruppo di altre persone faceva ingresso nel locale e, aggregandosi all’uomo entrato poco prima, si scagliava contro il titolare dell’esercizio. Erano sei, in particolare, coloro che aggredivano il barista, tutti maschi; lo colpivano con schiaffi e pugni.

Alla vista di quella scena, in favore dell’aggredito, interveniva il padre che tentava di frapporsi agli aggressori e aiutare il figlio, ma diveniva a sua volta bersaglio di percosse.

In quei frangenti, fuori dal locale, si trovava casualmente a passare un Assessore del Comune il quale si prodigava immediatamente in favore degli aggrediti, cercando di difenderli e riuscendo a segnalare l’azione delittuosa alla Polizia.

Gli aggressori, forse intuendo che era stato dato avviso al numero di emergenza, si davano alla fuga.

I tre aggrediti riportavano contusioni che li costringevano a riparare in ospedale per le cure del caso.

Le tempestive indagini dei “Falchi” della Squadra Mobile, già dopo qualche ora dall’accaduto, permettevano di risalire all’identità di quattro soggetti che facevano parte del gruppo di aggressori che aveva provocato lesioni alle tre vittime.

Degli individuati, due sono risultati essere maggiorenni e due minorenni. In ragione di ciò sono stati deferiti, in ordine alle rispettive competenze, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario i maggiorenni ed alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, gli altri.   

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