Note dal passato, armonie per il futuro: il Coro Stesicoro torna a far vibrare le emozioni

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Maestro Russo, il Coro Stesicoro da lei diretto riprende le sue attività. Qual è il bilancio del passato, che oggi diventa prezioso bagaglio per il futuro?

«Il Coro Stesicoro ha rappresentato, e continua a rappresentare da oltre vent’anni, una preziosa realtà di aggregazione, promozione culturale e valorizzazione dei talenti — spesso nascosti — presenti in tanti giovani, ma anche in adulti che hanno riscoperto la musica come espressione profonda di sé.

Fin dalle sue origini, l’attività del coro ha trovato un terreno fertile nell’empatia e nella solidarietà che ha sempre legato i suoi componenti. Questa coesione umana è stata una forza propulsiva fondamentale, capace di unire generazioni diverse e mantenere vivo lo spirito del gruppo anche nei momenti di transizione. Nel corso degli anni, si sono avvicendati diversi presidenti, con i quali ho avuto il piacere e l’onore di collaborare come direttore e direttore artistico: da Augusto Magno a Manlio Paladino, Daniele Carioto e, più recentemente, Pippo Intile.

 

Un ulteriore apporto vitale è venuto dal Coro di Voci Bianche “Tisia”, da me fondato, che ha rappresentato una sorta di vivaio musicale. Molti dei coristi di oggi provengono da quel percorso e condividono con me oltre 15 anni di esperienza musicale.

Seguendo la mia inclinazione personale verso la musica antica — un ambito che ho approfondito anche negli studi accademici — il coro si è progressivamente specializzato in un repertorio che spazia dal medioevo al barocco, senza tralasciare la raffinata sonorità della musica francese a cavallo tra Otto e Novecento, né il repertorio contemporaneo. Questo percorso ha permesso al coro di sviluppare una vocalità e una cifra stilistica ben riconoscibili.

All’interno del coro, inoltre, si è formato un gruppo ancor più specialistico: l’ensemble madrigalistico “Sikelia”. Questo progetto ha offerto a giovani talenti l’opportunità di avvicinarsi concretamente al repertorio barocco. Ne sono un esempio brillante Elisabetta Impallaria e Michele Sardo, che hanno perfezionato i loro studi diplomandosi in canto barocco, così come Federica Quattrocchi, che ha proseguito nel canto lirico».

Ripartiamo, dunque, con una storia importante alle spalle e con uno sguardo pieno di entusiasmo rivolto al futuro.

A cura di Pippo Intile

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