In ricordo di Pietro Baldo, figura storica e rappresentativa del commercio a Termini Imerese: si è spento a 92 anni il 7 ottobre scorso.
Tra i primi commercianti a credere e investire nella distribuzione organizzata nella nostra cittadina, suo il primo supermercato nella popolare piazza Gancia.
Nato a Termini Imerese da genitori originari di Grotte, proveniva da una famiglia di macellai, custode di una tradizione fatta di lavoro, onestà e dedizione. Sin da giovanissimo mostrò una straordinaria determinazione: a soli 8 anni iniziò a lavorare in aiuto alla famiglia d’origine, ma già a 15 anni “si mise in proprio” muovendo i primi passi in un mondo che avrebbe segnato profondamente la sua vita. Di qualche anno più tardi, ancora giovanissimo, una delle sue prime iniziative che merita di essere ricordata e che dà la misura dell’intraprendenza e dell’intuito per gli affari del giovane Pietro. In un periodo di forte difficoltà a Termini e in tutto il circondario venne a mancare la carne da vendere nelle macellerie, appreso che nella zona dell’agrigentino c’era invece disponibilità di bestiame, prese l’ardua iniziativa e partì per quella meta, tra molteplici incognite, intraprendendo un audace viaggio, non facile per i mezzi dell’epoca, tornando in treno qualche giorno dopo con vagoni carichi di bestiame, il quale, giunto a destinazione, invase piazza della stazione, tra lo stupore e l’entusiasmo generali.
Il 5/1/1949, a quasi sedici anni, avviò la sua attività nella storica “Strada virdura” in via Bagni n. 95, dove aprì una macelleria che divenne in breve tempo un’innovativa bottega alimentare, ricordata per la qualità e la varietà dell’offerta, meritando sin da subito il consenso e la fiducia dei clienti, che ancor’oggi rammentano il tripudio di colori delle merci esposte con dovizia ed innata maestria.
Con il passare degli anni, grazie alla sua intraprendenza e alla capacità di guardare lontano, allargò l’attività nei settori dei supermercati, della fornitura di mense aziendali di cibi cotti, del commercio all’ingrosso, rifornendo, tra gli altri, l’ex stabilimento Fiat e il locale ospedale, nonché dettaglianti, ristoratori e albergatori in tutto il territorio da Pollina a Villabate, dove, per il commercio della carne, venne un giorno “avvicinato” da tre persone che gli vietarono di proseguire o in alternativa di avere il permesso di un certo “zio Binnu” che senza esitazioni rifiutò di chiedere e tornò indietro, scegliendo di rimanere “libero”, forte dell’onestà, indipendenza e voglia di autodeterminazione che non gli consentivano di accettare simili compromessi.
Questa la brevissima sintesi della storia di un uomo che ha dedicato l’intera vita al lavoro, costruendo, da solo, passo dopo passo, un’attività solida e rispettata. Instancabile e determinato, con spiccate doti d’ingegnosità e di uomo d’affari, ha attraversato con tenacia e dignità le avversità e i cambiamenti del tempo, mantenendo sempre saldi i propri valori.
Accanto al lavoro, la sua più grande ricchezza è stata la famiglia. Padre di tre figli (nonno di undici nipoti), ha trasmesso loro non solo gli insegnamenti della sua educazione, ma anche e soprattutto i valori che emergevano dal suo inconsapevole esempio quotidiano: sacrificio, dedizione, correttezza, audacia, perseveranza e amore per ciò che si fa.
Lascia un grande vuoto nei suoi cari, negli amici e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di collaborare con lui.
La messa del trigesimo avrà luogo l’8 novembre alle ore 18, presso la parrocchia SS Salvatore.
Con la scomparsa di Pietro Baldo, Termini Imerese perde non solo un imprenditore capace e lungimirante, ma anche un uomo che, con il suo lavoro e i suoi valori, ha saputo lasciare un segno profondo nella storia economica e umana della città.
