Castellana appena concluso i festeggiamenti del carnevale giunto alla cinquantesima edizione. Quest’anno, in particolare, per tale ricorrenza, in collaborazione con Poste Italiane, è stato anche realizzato un annullo filatelico per sigillare il momento e custodirne il ricordo. Oltretutto, il vincitore di quest’anno,”Re Carnevale”, ovvero la maschera più bella riceverà in premio un buono vacanza di euro 300.
Ogni anno, il carnevale delle Madonie riesce a radunare centinaia di presenze, ad unire e divertire giovani del territorio creando un momento piacevole d’ intrattenimento e di allegria condivisa.
Particolari le maschere e gli abiti che vengono realizzati dalle sartoria del luogo che abilmente lavorano senza sosta nei lunghi preparativi, e i carri dove mani creative giovanili, con molto impegno e passione, si prodigano abilmente per la riuscita della sfilata operando con ingegno e fantasia. Una cultura che fin da piccoli viene coltivata e scolpita nell’animo, passata da generazione in generazione. Una sfida cogliere il passaggio del testimone e cimentarsi sempre nell’impresa di poter regalare un po’ di magia e di sorrisi. Da qualche anno, con l’unione dei comuni, anche altri paesi limitrofi realizzano dei carri unendosi al corteo carnevalesco, arricchendo in sinergia l’allegro contesto.
Ma quali sono le origini di questo carnevale?
Carnevale sorse a Castellana nel 1962, per iniziativa dell’Azione Cattolica parrocchiale.
Coordinati da Padre Giuseppe Maria Abate, di cui si ricorda il 100º anniversario della nascita, i giovani castellanesi cominciarono a allestire la prima sfilata. Si cominciò con due semplici maschere, realizzate dal geometra Alberto Russo: Topo Gigio e Re Carnevale.
Topo Gigio rappresentava la buona stampa; accanto al pupazzo si portarono alcuni cartelloni con la scritta “W la buona stampa”, “Abbasso la cattiva stampa”. Re Carnevale rappresentava la gioia e per questo furono scritti anche con la dicitura “Viva la gioia”,“Divertiamoci ma non pecchiamo”.
Alla fine della manifestazione il Re Carnevale venne bruciato in Piazza delle Palme.
Carnevale era appena sbarcato tra le piccole vie di Castellana, per non andarsene più…
Negli anni successivi il Carnevale venne ripetuto con qualche pupazzo in più, ancora per iniziativa dell’Azione Cattolica. La partecipazione del popolo era nel frattempo aumentata.
Nella prima edizione tanti giovani accorsero alle spalle di Topo Gigio e Re Carnevale, e
sempre più castellanesi cominciarono a interessarsi a quella sfilata.
Nel 1965 il Carnevale incominciò ad assumere una tonalità più ampia, generando maggiore
interesse e impegno in quella larga fascia di Castellanesi inizialmente disinteressata e pessimista. All’Azione Cristiana rimaneva la gioia di averne dato l’avvio.
La Direzione passò pertanto a Pino Maggio e Vincenzo Polito, collaborati da molti giovani intelligenti e volenterosi. Per la prima volta fu messo un premio per suscitare maggiore interesse e partecipazione nella costruzione dei carri allegorici. Fu premiato il carro dei cannibali, realizzato da Raffaele Russo, Mario Maggio e Michele Asciutto.
Nel 1966 la Pro Loco assunse la direzione del Carnevale, che aveva definitivamente preso il volo…
Sotto la direzione della Pro Loco, il Carnevale diventò sempre più centrale nella programmazione delle attività culturali a Castellana. Cominciarono a sorgere sempre più carri allegorici e le sfilate attiravano sempre più persone, anche dei comuni limitrofi. In meno di cinque anni il Carnevale di Castellana divenne uno dei più seguiti e conosciuti
della Sicilia. Si ricordano una serie di carri di quel periodo, tra cui: Le Quattro Stagioni, La Castellana, Gli Sposi su un balilla, La Gondola e Il Cigno.
Negli anni 70’ Castellana vede i suoi anni più rosei per quanto riguarda il Carnevale.
Nonostante tante difficoltà durante le realizzazioni delle sfilate (nel 1971 si organizzò tutto in meno di venti giorni.
In un’altra edizione i carri vennero costruiti sotto cumuli di neve a causa della forte nevicata) Basti pensare che un’edizione vide sfilare addirittura 24 carri allegorici, più tutti i gruppi in maschera delle zone. Sotto la supervisione della Pro Loco, Castellana ogni anno accoglieva migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia, grazie a una calorosa accoglienza da parte di tutto il paese verso i forestieri e una genuinità unica nelle maschere e nei carri.