Blufi: l’appello del sindaco sulla carenza di personale nei piccoli comuni

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Il primo cittadino di Blufi, Lillo Puleo, scrive al Prefetto, agli enti, alle forze politiche ed ai governi regionale e razionale, fino al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il sindaco Lillo Puleo, vista la carenza di personale che è ormai un fatto noto per molti comuni, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere ai vari organi di governo per sottolineare, ancora una volta, lo stato in cui devono operare anche i piccoli comuni come il suo.

«Il mio comune ha soltanto 12 dipendenti. Durante questa legislatura almeno tre saranno collocati in pensione», ha dichiarato il sindaco Lillo Puleo.

A un anno dall’inizio del mandato, Puleo sente il dovere di denunciare la situazione drammatica che sta vivendo il Comune che conta meno di 1000 anime. Fa presente che Blufi è diventato porta delle Alte Madonie, grazie all’apertura dello Svincolo Irosa; questo ha determinato un notevole incremento del traffico veicolare, soprattutto all’interno del centro abitato, frequente, il fenomeno di abbandono dei rifiuti e purtroppo, anche degli appiccamenti di fuoco nei periodi più caldi.

«Ad oggi, nessuno ha trovato soluzioni al mio accorato appello – aggiunge – Continuiamo a non avere una caserma di carabinieri, una sola unità di polizia municipale. Rimango disponibile ad un confronto pubblico con le alte cariche del governo per parlare delle condizioni dei nostri piccoli centri. Non cerco visibilità personale – continua Puleo -ma tutti devono sapere in quali condizioni sono costretti ad amministrare i sindaci. Più risorse umane ha un comune più possibiltà ha di intercettare finanziamenti e maggiormente può erogare servizi per la cittadinanza, soprattutto per le fasce più deboli».

Il sindaco, oltretutto, fa presenti le indennità non sufficienti date agli amministratori locali, il macigno della burocrazia italiana che non aiuta a raggiungere gli obiettivi di mandato.

«Spero che la stampa concentri l’attenzione sugli Enti locali, troppi tagli e restrizioni negli ultimi anni – conclude il sindaco – Se vogliamo un paese più  sicuro, lo Stato deve investire su enti territoriali e sui comuni dai quali dipendono la maggior parte dei servizi erogati ai cittadini Italiani».

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