A Caccamo ci sunnu li Nicasi, a Termini Imerese li Ustinè

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Curiosità, aneddoti, personaggi e storia di Termini Imerese nel nuovo libro di Nando Cimino dal titolo “Tirminisi Jurei – La ‘nciuria, ricordi, personaggi, storia” – edizione 2025 – in distribuzione presso la tipografia Corso di Termini Imerese (Piazza Duomo) ed è un’occasione imperdibile per riscoprire l’identità e la memoria di una comunità viva e orgogliosa della sua storia. Consigliata lettura anche a mare.

La rivalità campanilistica fra Termini Imerese e Caccamo ha radici antichissime; al punto che una volta fu costretto ad intervenire anche l’Arcivescovo Filippo Lopez che nel mese di agosto del 1797 dovette porre fine ad una lite sulla fiera che sia a Caccamo che a Termini si organizzava negli stessi giorni; la prima in onore di San Nicasio Martire, la seconda in omaggio al Beato Agostino Novello.

La spuntò Caccamo. E chissà se non fu proprio allora che i nostri vicini caccamesi coniarono per noi il detto: “A Caccamo ci sunnu li Nicasi, a Termini li Ustinè e su vastasi”!

A questa si aggiunse in seguito anche la poco gratificante ‘nciuria di “Tirminisi Jurei” sulla cui origine scrivo abbondantemente nel mio ultimo libro che proprio così si intitola, e che potete trovare alla Tipografia Corso.

Ve ne sto parlando perché proprio giorno 1 Luglio, la chiesa festeggia San Nicasio Martire, cavaliere dell’ordine di San Giovanni Gerosolomitano, che così come San Calogero Eremita per Termini Imerese, è anch’esso il principale e originario patrono della città di Caccamo. Qui in tanti ne portano ancora il nome; e a loro va quindi il nostro augurio dei buon onomastico.

CONTENUTO A CURA DI NANDO CIMINO

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