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Era il 25 maggio 2020 quando l’ex poliziotto tenne per 9 minuti e 29 secondi il ginocchio premuto contro il collo di George Floyd, uccidendolo. L’uomo è stato dichiarato colpevole per tutti i capi di imputazione.
Nello specifico, la giuria lo ha condanno per: omicidio involontario di secondo grado, omicidio di terzo grado e omicidio colposo. L’ex poliziotto ha lasciato l’aula in manette e resterà sotto custodia cautelare in attesa dell’udienza che determinerà l’entità della condanna.
Il verdetto è arrivato a conclusione di un processo iniziato il 29 marzo e nel corso del quale sono stati sentiti oltre 40 testimoni.
Il processo è stato accompagnato da proteste e sit in di denuncia delle violenze di polizia contro la comunità afroamericana, ma anche da nuovi casi di brutalità a Minneapolis e Chicago.
Le reazioni
Una folla di manifestanti si è radunata fuori dal tribunale di Minneapolis. La condanna è stata accolta con entusiasmo, cori e applausi dai manifestanti in attesa nella zona del tribunale.
Soddisfatto anche l’avvocato che ha definito la sentenza “storica”.
“La giustizia guadagnata dolorosamente è arrivata per la famiglia di George Floyd e la comunità qui a Minneapolis, ma il verdetto di oggi va ben oltre questa città e ha implicazioni significative per il Paese e persino per il mondo”. Ha detto Ben Crump, uno dei legali della famiglia Floyd. “Questo caso è un punto di svolta nella storia americana per la responsabilità delle forze dell’ordine e invia un messaggio chiaro che speriamo venga ascoltato chiaramente in ogni città e in ogni Stato”.
La reazione del Presidente Biden
Il Presidente Joe Biden ha contattato telefonicamente i familiari di George Floyd. Nella chiamata avrebbe affermato di essere soddisfatto della sentenza.
“Abbiamo compiuto un passo in avanti contro il razzismo sistemico che è una macchia per l’anima del nostro Paese”, ha poi commentato Biden in diretta tv. Infine, ha lanciato un appello all’unità e ad evitare ogni tipo di violenza.
Fonte foto: Ansa.it
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