Truffa sul “bonus cultura”: denunciato un esercente e sanzionati 360 studenti

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La Guardia di Finanza di Caltanissetta, grazie ad una segnalazione elaborata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, ha recentemente concluso un’articolata attività ispettiva nei confronti di una nota società del nisseno operante nel settore del commercio degli apparecchi elettronici.
Le indagini, condotte dalle Fiamme gialle del Gruppo di Caltanissetta, avrebbero permesso di disvelare un
fraudolento meccanismo che avrebbe consentito all’azienda controllata l’indebito sfruttamento del c.d. “bonus
cultura”.
Tale beneficio nasce come finanziamento pubblico destinato a coloro i quali si apprestano a conseguire la
maggiore età per promuovere l’acquisto di prodotti culturali come libri, biglietti per concerti e rappresentazioni
teatrali per un valore massimo spendibile di 500 euro per singolo beneficiario. Si sarebbe però verificato che
commercianti meno virtuosi si siano accreditati al sistema della “18app”, la piattaforma ufficiale utilizzata per
l’erogazione del bonus, per rivendere prodotti diversi da quelli indicati dalla norma, traendone un illecito
beneficio a danno della spesa pubblica.
Nello specifico, il Gruppo di Caltanissetta, sulla scorta delle analisi svolte , ha concluso nei giorni scorsi un
controllo sul titolare di un’attività commerciale con sede in San Cataldo (CL) il quale, in violazione della
normativa che disciplina il “Bonus Cultura”, avrebbe comunicato falsamente al MiC la rivendita di libri, biglietti
di spettacoli teatrali e/o ingresso al cinema, cedendo invece beni da lui commercializzati quali cellulari,
videogiochi e computer, non contemplati nelle categorie ammesse al beneficio. Gli approfondimenti svolti hanno
portato alla segnalazione del responsabile alla locale AG per indebita percezione di erogazioni a danno dello
Stato.
Sono state altresì elevate sanzioni amministrative per l’illecito utilizzo del “bonus cultura” nei confronti di 360
fruitori, tutti residenti nella Provincia nissena e in quelle limitrofe, per un ammontare complessivo di oltre
160.000 euro.
Al termine delle attività svolte, il Ministero della Cultura è intervenuto con l’immediata sospensione
dell’accreditamento del profilo virtuale dell’esercente dal sistema “18 App” e avviato le procedure di recupero
delle somme indebitamente percepite.
Le attività di controllo testimoniano l’impegno della Guardia di Finanza nell’azione a contrasto ad ogni forma di illecito a danno della spesa pubblica nazionale, a tutela delle uscite statali e comunitarie, al fine di prevenire e
reprimere lo sperpero di denaro pubblico a salvaguardia dei cittadini rispettosi delle regole.

20/10/2022
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