Ex Fiat Termini Imerese, Mastrosimone (Fiom): “Serve soluzione industriale”

3 min read

Rimani sempre aggiornato


 “L’ex Fiat decise di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese il 22 dicembre di quindici anni fa. Come Fiom fin da subito abbiamo sostenuto la necessità di coinvolgere altre case automobilistiche e lo abbiamo fatto con tutti i governi che si sono succeduti in questi anni, di qualsiasi colore politico o tecnico, sia a Roma sia in Sicilia. Ma non si è mai arrivati a una conclusione.

Non siamo preoccupati per la riapertura, fino al 28 febbraio, del bando per la cessione di Termini Imerese, ma vogliamo che chi ha la responsabilità valuti progetti industriali veri e sostenibili e soprattutto che si diano garanzie ai lavoratori”.

Questo il commento di Roberto Mastrosimone della Fiom nazionale e leader storico della vertenza degli operai dello stabilimento di Termini Imerese, in mano ai commissari straordinari dopo il fallimento dell’operazione Blutec.

“Stellantis ha deciso di investire in Marocco, di fronte alle nostre coste della nostra Sicilia mentre anni fa decise di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese ritenendolo anti-economico – aggiunge Mastrosimone – Ricordo che lo stabilimento di Termini Imerese ha tutte le caratteristiche, se c’è la volontà politica, per attrarre investimenti industriali che rilancino una volte e per tutte l’area industriale. Ci sono tutte le infrastrutture utili a chi intende produrre autovetture: ferrovia, porto e interporto. Non basta aprire il bando per provare a risolvere la situazione, serve la ricerca da parte dei governi nazionali e regionali di aziende solide in termini economici e industriali. Nell’attesa è necessario la proroga dell’amministrazione straordinaria che scadrà il 4 novembre 2024 e l’obiettivo deve essere la rioccupazione dei lavoratori diretti e dell’indotto per aprire finalmente i cancelli dello stabilimento a tantissimi giovani disoccupati del nostro territorio. Per noi qualsiasi decisione sull’assegnazione dello stabilimento deve avere la garanzia dei governi di Roma e della Sicilia”.


CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it





Leggi anche

Altri articoli: