Secondo la Procura di Termini Imerese la condotta del B.F. avrebbe violato la normativa edilizia e paesaggistica.
Tuttavia, il difensore dell’imputato, Avv. Raffaele Delisi, ha dimostrato come la condotta contestata all’imputato non integri il reato, richiamando la giurisprudenza amministrativa del Consiglio di Stato che interpreta la norma di cui all’art. 6, D.P.R. 380/2001 in maniera rigorosa, ritenendo che in caso di movimenti di terra, di creazione di un impianto di irrigazione nonché di raccolta delle acque meteoriche da riutilizzare per irrigare, si tratta di interventi di carattere strumentale rispetto all’attività agricola, che pertanto rientrano nell’ambito dell’attività di edilizia libera.
Tale orientamento è stato condiviso dal Giudice penale che ha assolto l’imputato.
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