La personalità del giornalista

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Qual è il profilo del giornalista?

Per l’opinione comune, nel suo classico stereotipo, si allude al giornalista come a un grande ficcanaso cinico, impassibile a volte insensibile che pur di far notizie fa carte false. Ma è realmente così? Questa immagine negativa è spesso diffusa. In realtà non è così, i giornalisti hanno un profilo opposto e la loro correttezza molte volte è sottovalutata. 

Di solito chi intraprende questa carriera ha propensione alla scrittura. Ma non è solo questo. Prima di ogni altra cosa ci vuole una dose molto alta di sensibilità mista ad arguzia e introspezione, riflessione meticolosa su tutto. Trattare un argomento e sbirciarsi subito dentro per trattarlo meglio.
Ci sono infatti articoli molto particolari delicati vengono trattati con cura e vengono fuori dopo alcuni giorni di profonde riflessioni ben maturate.

Il giornalista ha una personalità ecclettica. Deduttivo, fortemente intuitivo, ha capacità estremamente sensibile di analizzare. Il  suo sguardo è uno zoom sul mondo che mette a fuoco varie sfaccettature delle persone che incontra. Lotta sempre per le cose giuste, si sofferma su tematiche importanti e di rilievo.

Ha una sua morale che è un faro con cui non solo si fa avanti ma si fa posto. Esperto del codice deontologico sa scindere in maniera risoluta e decisionale, ciò che è giusto da ciò che non lo è, rispettando sempre i quasi i vari tipi di  regole con riguardo verso la gente.
Carismatico, carismatico, ha molta empatia con la gente grazie al carattere esuberante, divertente ed empatico. Ottimo conversatore, è un ottimo conoscitore dei problemi sociali con cui ha un confronto quotidiano  sempre un evoluzione dove si esercita con la logica.  Pertanto è un osservatore  accurato di ogni problematica della contemporaneità che mette a paragone con le conoscenze acquisite e conosciute e già consolidate. 

Un sapere poliedrico che comunque sia, si ritrova ad avere attenzionando varie argomentazioni a più tema e ad ampio raggio di cui si appassiona e discute documentandosi, rapportandosi con l’esterno diventando un conoscitore a metà strada, un po’ tra uno psicologo ed un sociologo grazie al continuo avendo  rapportarsi con la gente ed ascoltando ogni realtà del vivere.

Probabilmente col tempo avrà così tanta conoscenza da essere un po’ un tuttologo ma resterà sicuramente umile e pacato nel suo giudizio dopo aver fatto estrema pratica d’ascolto paziente nonostante la sua parlantina con cui ama mettersi a suo agio in più contesti anche ,ma  preferirà ascoltare più gli altri che dire la sua. Molte volte mentirà di non sapere alcune cose per dare spazio agli altri, o per non fare il superiore, perché con atteggiamento umile e gentile, saprà far farsì che possano essere gli altri a insegnare qualcosa,a esporre il loro pensiero. Il giornalista ama la conversazione e quindi che le persone possano esprimersi senza mai giudicare ma cercando di essere accondiscendenti e comprensivi, rispettosi soprattutto, delle loro idee pur mantenendo le proprie.

Oltretutto, chi ha un amico giornalista avrà la fortuna di potergli proporre qualsiasi cosa perché dove lo metti sta si appassiona e di incuriosisce della qualsiasi cosa trovando interesse su qualsiasi argomento adattandosi a qualsiasi contesto con entusiasmo.

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